Il Decreto del Ministero della Salute del 24 aprile 2013 ha stabilito norme precise per la diffusione e l’utilizzo dei Defibrillatori Automatici Esterni (DAE) in Italia, specialmente nei contesti sportivi e di aggregazione pubblica. Il decreto mira a migliorare la risposta alle emergenze cardiache e aumentare le possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. Di seguito, i punti salienti del decreto relativi all’utilizzo dei DAE.
1. Dotazione obbligatoria di DAE
Le società sportive, sia professionistiche che dilettantistiche, sono obbligate a dotarsi di DAE. Questa disposizione si estende a tutti i luoghi dove si svolge attività sportiva, comprese strutture come palestre, piscine e arene sportive, con l’obiettivo di garantire una rapida risposta in caso di emergenze cardiache.
2. Formazione per l’utilizzo dei DAE
Il decreto impone che il personale non sanitario riceva una formazione adeguata per l’utilizzo dei DAE. Questi corsi devono essere certificati e riconosciuti dal sistema sanitario nazionale, assicurando che gli operatori siano in grado di intervenire efficacemente e sicuramente durante un’emergenza cardiaca.
3. Manutenzione e verifica dei DAE
Le società sportive devono anche garantire la corretta manutenzione dei dispositivi, verificando periodicamente che i DAE siano in stato funzionale e pronti all’uso. Questo include la verifica delle batterie e degli elettrodi dei defibrillatori, oltre alla formazione periodica del personale sulla loro manutenzione.
4. Comunicazione e informazione sull’accessibilità dei DAE
È richiesto che le società sportive informino attivamente utenti e visitatori sulla disponibilità e la localizzazione dei DAE. I defibrillatori devono essere chiaramente segnalati e facilmente accessibili, e deve essere fornita formazione regolare su come utilizzarli correttamente.
5. Integrazione con i servizi di emergenza
L’utilizzo dei DAE deve essere integrato con i servizi di emergenza locali. Le strutture dotate di DAE devono assicurarsi che il personale che abbia ricevuto apposita formazione possa coordinarsi efficacemente con i servizi di emergenza, per garantire un intervento tempestivo e coordinato.
Queste disposizioni del Decreto Balduzzi hanno l’obiettivo di rafforzare la catena di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco e migliorare significativamente le probabilità di recupero delle vittime. L’enfasi è posta sull’importanza di una preparazione adeguata, della manutenzione e della facile accessibilità dei DAE, assicurando che più persone possibile possano rispondere in modo efficace in momenti critici.
Allegati: https://www.emd112.it/wp-content/uploads/2024/04/All.-3-D.M.-24-aprile-2013.pdf