Il 23 ottobre 2015 sarà il termine ultimo per dotare il proprio impianto sportivo di un defibrillatore DAE semiautomatico esterno; questo è quanto stabilito dal decreto del Ministro Balduzzi del 24 aprile 2013.
Dalle linee guida del decreto, inoltre, si apprende che, oltre al dispositivo salva vita, che dovrà essere facilmente accessibile e opportunamente segnalato, all’interno del centro sportivo dovrà essere sempre presente personale adeguatamente formato pronto ad intervenire in caso di arresto cardiaco.
Infatti, nel malaugurato caso in cui una persona perda la vita a causa di arresto cardio-circolatorio all’interno di una struttura priva di defibrillatori DAE e/o di personale formato, il gestore dell’impianto andrebbe incontro ad una condanna sia civile che penale per omicidio colposo. È importante sottolineare che tale pena verrebbe applicata anche se ciò accadesse durante la fase di transizione della norma (prima del 24 ottobre 2015).
La decisione del Ministro di rendere obbligatoria la presenza di tale dispositivo in ogni centro ove si pratichi attività sportiva è sicuramente stata dettata dal numero consistente di persone (circa 70.000) che ogni anno perdono la vita per Morte Cardiaca Improvvisa (MCI).
Nemmeno i giovani e gli sportivi professionisti ne sono immuni. Basti ricordare quanto accaduto al pallavolista Vigor Bovolenta (37 anni) e al calciatore del Livorno Piermario Morosini (25 anni). Se fossero stati sottoposti a defibrillazione precoce, a quest’ora, molto probabilmente, non staremo parlando di questo.
In caso di arresto cardiaco, infatti, è fondamentale intervenire quanto prima. Durante tale evento cardiovascolare, il cuore smette di pompare sangue al cervello e, pertanto, le cellule cerebrali iniziano a morire. È stato calcolato che, per ogni minuto che passa, le possibilità che il paziente ha di non subire danni cerebrali permanenti calano del 10%. Intervenire il più presto possibile, quindi, significa evitare un peggioramento vertiginoso delle condizioni del paziente e scongiurare gravi paralisi permanenti.
Di conseguenza, avere in dotazione un defibrillatore DAE semiautomatico esterno è molto importante, ma è altrettanto fondamentale imparare ad affrontare eventuali emergenze con tempismo ed efficacia.
Il corso BLS-D (Basic Life Support and Defibrillation) insegna, appunto, ad utilizzare un defibrillatore semiautomatico esterno, sinteticamente indicato con DAE. L’utilizzo del defibrillatore, infatti, presuppone il raggiungimento di due competenze: la capacità di interpretare in modo corretto le indicazioni e i comandi impartiti dal defibrillatore stesso e l’abilità di saper cogliere per tempo i sintomi di un arresto cardiaco.
Durante questo corso di formazione è possibile apprendere le procedure di primo soccorso, GAS (Guardo, Ascolto, Sento), Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP) e di utilizzo di defibrillatori semiautomatici esterni, in modo tale che anche un soccorritore laico, in caso di emergenza, possa intervenire salvando vite preziose.
La pratica del massaggio cardiaco, in particolare, è di fondamentale importanza in tutte quelle situazioni in cui, per un motivo o per l’altro, il nostro cuore smette di battere. Anche la American Heart Association, infatti, consiglia all’interno delle proprie linee guida di iniziare la rianimazione cardio-polmonare proprio dal massaggio cardiaco.
La corretta esecuzione di tali manovre aumenta notevolmente le possibilità di sopravvivenza di chi è stato colpito da arresto cardiaco. Purtroppo, però, oltre il 70% dei massaggi cardiaci non vengono eseguiti correttamente, nemmeno da soccorritori esperti.
Per questo motivo, la HeartSine ha deciso di progettare il defibrillatore DAE samaritan PAD 500P, il dispositivo più innovativo disponibile sul mercato in grado di supportare il soccorritore durante le manovre di rianimazione cardio-polmonare grazie all’esclusivo sistema RCP Advisor. Questo algoritmo brevettato ha regalato al samaritan PAD 500P un primato molto importante: è l’unico defibrillatore DAE in commercio in grado di supportare pienamente quanto affermato dalle Linee Guida ERC/AHA 2010.
Pertanto, a tutti i fitness club, ai centri sportivi e alle piscine che si devono ancora dotare di un defibrillatore DAE semiautomatico esterno, ricordiamo che, oltre a munirsi quanto prima di tali dispositivi salvavita, poiché si tratta della vita di migliaia di persone, sarebbe opportuno cercare di acquistare un prodotto di ottima qualità e tecnologicamente avanzato.