Sempre più spesso, purtroppo, si leggono notizie del genere: giovani atleti colpiti da arresto cardiaco durante un allenamento o durante una competizione sportiva. Per fortuna, però, i defibrillatori semiautomatici esterni sono sempre più diffusi all’interno degli impianti sportivi, nonostante l’entrata in vigore del Decreto Balduzzi sia stata nuovamente prorogata al 20 novembre di questo anno (leggi l’articolo).
È accaduto anche ieri sera, lunedì 10 ottobre 2016, a Mazzano, provincia di Brescia, alle ore 20:30 circa. Un ragazzo di 16 anni stava disputando una partita di basket del campionato di Eccellenza, quando, non sentendosi bene, ha chiesto di essere sostituito. Una volta raggiunta la panchina, si è accasciato al suolo colpito da arresto cardiaco.
Il giovane giocatore è stato sottoposto tempestivamente ad opportune manovre di Rianimazione Cardio-Polmonare ed è stato utilizzato anche il defibrillatore DAE presente all’interno del palazzetto.
Il soccorso è perdurato per circa 40 minuti anche dopo l’arrivo del personale sanitario del 118. Il ragazzo è stato poi caricato in ambulanza e trasportato d’urgenza all’Ospedale civile di Brescia, scortato anche da una macchina dei carabinieri per rendere ancor più veloce il trasferimento in clinica. Adesso, purtroppo, sta lottando tra la vita e la morte nel reparto di Terapia Intensiva.
È importante sottolineare che senza l’ausilio del defibrillatore automatico esterno questo giovane talento sarebbe probabilmente già morto. L’augurio, quindi, è che il Decreto Balduzzi non venga nuovamente prorogato: l’arresto cardiaco, infatti, non aspetta niente e nessuno!
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