Nelle ultime settimane sui social network si tratta molto l’argomento relativo alle morti per malori improvvisi e dell’incidenza sulle persone vaccinate.
Le due linee di pensiero, vedono:
- da un lato persone contrarie al vaccino, che indicano una correlazione forte tra le morti per malore improvviso e il fatto che molte di queste si siano verificate su soggetti vaccinati;
- dall’altro lato, si trovano i sostenitori del vaccino, che a loro volta sostengono che malori e morti improvvise si sono sempre verificate.
Questo dibattito ha portato alla creazione di un hashtag dedicato #MaloreImprovviso, oltre ai numerosi altri correlati.
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Solo in Italia, le morti per arresto cardiaco ogni anno sono circa 60.000 (le stime durante la pandemia indicano oltre 100.000 casi).
L’arresto cardiaco è comunemente chiamato Arresto Cardiaco Improvviso (ACI) o Morte Cardiaca Improvvisa (MCI).
Questo perché, l’arresto cardiaco improvviso può colpire chiunque e senza preavviso, senza distinzione di genere, età o altri fattori, e verso persone senza nessuna patologia specifica.
Una situazione molto diversa ad esempio dall’infarto, che in genere viene anticipato da segnali premonitori, anche con giorni di anticipo.
E’ utile sapere che quando si parla di attacco cardiaco, ci riferiamo all’infarto (non all’arresto cardiaco). Tuttoggi, vediamo utilizzare molto spesso parole come “arresto cardiaco”, “attacco cardiaco” e “infarto”, in modo non corretto. Finchè coloro che trattano questi argomenti non acquisiranno le competenze necessarie, divengono purtroppo diffusori di disinformazione.
Quando in medicina parliamo di morte improvvisa o malore improvviso, il primo pensiero è quindi rivolto all’arresto cardiaco improvviso.
Parlando quindi di malore improvviso e morte improvvisa implicando correlazioni con il vaccino, vengono utilizzati hashtag e parole, comunemente impiegate fino ad oggi per indicare l’arresto cardiaco improvviso, a prescindere dal fattore scatenante.
Alcuni ACI sono legati a patologie cardiache, altre a fattori genetici, per molte non esistono ad oggi ancora risposte. Nel nostro blog pubblichiamo abitualmente nuovi studi scientifici rivolti a individuare nuove risposte sulle possibili cause.
Per i nuovi utenti che non hanno competenze di arresto cardiaco improvviso, accedere a un post social dove l’ hashtag #MaloreImprovviso , da la percezione che gli utenti vaccinati possono morire improvvisamente, porta a una disinformazione, poiché l’utente non sa a priori che pre-covid, in Italia già 60.000 persone ogni anno morivano per arresto cardiaco improvviso, che salgono a 350.000 ogni anno in Europa.
E’ inoltre da aggiungere che persone affette da varie gravi patologie, possono aggravarsi in modo repentino, fino alla morte. Spesso in questi casi, i media riprendono le notizie indicando un malessere improvviso o una morte improvvisa, intendendo il repentino peggioramento del quadro clinico, non previsto, che non abbia seguito il consueto decadimento temporale.
Al giorno d’oggi, con la possibilità di tutti noi di raggiungere chiunque tramite internet, diviene fondamentale utilizzare il buonsenso. E’ importante sostenere le proprie tesi, a prescindere da quale delle due senza preconcetti, ma è importante evitare scenari nei quali gli utenti meno preparati a possano mal interpretare i messaggi.
#Buonsenso #CulturaDellInformazione #Malainformazione #Medicina #Scienza #Social
Fonti:
Ricerca ACI 2010 Ministero della Salute: https://www.salute.gov.it/resources/static/ministero/usmaf/ACLS_giugno_2010/arrestoCC.pdf
Istituto Superiore di Sanità: https://www.iss.it