Una donna di 37 anni è stata salvata dai soccorritori del 118 grazie a 75 minuti di massaggio cardiaco.
Il fatto è avvenuto nei giorni scorsi a Celle San Vito, piccolo comune di 149 abitanti in provincia di Foggia.
La chiamata alla centrale operativa del 118 è avvenuta alle 23 circa. Pochi minuti dopo l’autoambulanza era sul posto.
Al loro arrivo la giovane donna era distesa sul letto in arresto cardiaco, quasi cianotica.
I tre sanitari non si sono persi d’animo e a turno hanno praticato il massaggio cardiaco, durato 75 minuti, ed ha visto anche la somministrazione di una dose di adrenalina autorizzata dal dottore della centrale operativa del 118.
Il tempo di intervento in caso di Arresto Cardiaco Improvviso è estremamente ridotto.
La percentuale di sopravvivenza diminuiscono del 10% minuto ogni minuto che passa se non si interviene con il defibrillatore.
Se ad un soggetto in arresto cardiaco non viene applicato il defibrillatore ed erogato lo shock entro 10 minuti, le sue possibilità di sopravvivenza sono meno del 2%.
A tutto questo esiste una eccezione: effettuare un massaggio cardiaco efficace.
Come testimonia il fatto di cronaca ripreso, e numerosi casi analoghi accertati, anche con manovre di rianimazione cardio-polmonare ancora più lunghe, saper effettuare un massaggio cardiaco efficace può stravolgere questi paradigmi.
Per essere efficace, il massaggio cardiaco deve essere svolto con la giusta frequenza e profondità delle compressioni. La cosa può sembrare semplice, ma la corporatura da persona a persona può cambiare molto.
In questo articolo spieghiamo nel dettaglio cosa è l’arresto cardiaco, come riconoscerlo e cosa fare.
E’ importante quindi, che sempre un numero maggiore di persone, abbiano svolto corsi di primo soccorso e BLSD, effettuando i retraining periodici.
In questo modo le manovre RCP e il massaggio cardiaco, potranno essere svolti in modo più efficace, aumentando molto le chance di salvare una vita di fronte a un caso di arresto cardiaco.