È iniziata il 23 aprile l’avventura dell’Ing. Mario Stigliano: mille chilometri in solitaria, da Ginosa a Milano, in occasione della Settimana mondiale della salute e sicurezza sul lavoro e del Roadshow di Italia Loves Sicurezza.
Un numero, mille, come le persone che ogni anno perdono la vita sul posto di lavoro. Sei giorni, sei tappe, sedici città.
Ad accoglierlo, prima della partenza, i bambini dell’Istituto Comprensivo “G. Deledda – S. G. Bosco” e varie autorità.
“Stanotte non ho dormito” – ha spiegato emozionato il protagonista della Run4Safety. “Ma la carica che ho ricevuto da questi ragazzi e dal Sindaco Vito Parisi mi hanno dato quell’energia aggiuntiva che mi serviva per affrontare questa avventura.”
Poi ha aggiunto: “Ho risposto a tutti gli ‘imbocca al lupo’ che mi hanno inviato i miei amici che preferisco che non crepi il lupo, perché noi non vogliamo che muoia nessuno.”
“Questa corsa la dedico a tutte le persone e a tutte le famiglie che hanno subito queste tragedie: un morto sul lavoro è un dolore incolmabile per tutti” – ha poi concluso.
La Prof.ssa Maria Carmela Bonelli ha aggiunto: “Credo che questa sia un’iniziativa che susciterà molto interesse perché il problema è un problema reale, drammatico, che riguarda i grandi valori della nostra cultura. Persino Papa Francesco ha affrontato questo tema quando è stato a Cagliari ed ha incontrato il mondo del lavoro. Il suo fu un discorso fatto a braccio, ma quello scritto è stato pubblicato: per il Pontefice una delle cause di questa problematica sarebbe proprio la crisi, che abbruttisce l’uomo, che porta a sfruttarlo con tutti i pericoli che ne derivano.”
La maratona è terminata sabato 28 aprile a Milano. L’intero ricavato è stato destinato all’Associazione art4sport Onlus, che crede nello sport come terapia per il recupero fisico e psicologico dei bambini e dei ragazzi portatori di protesi di arto.
EMD112, sempre sensibile alle tematiche inerenti alla salute e alla sicurezza delle persone, ha cardioprotetto l’evento donando a Mario Stigliano un defibrillatore semiautomatico esterno HeartSine® samaritan® PAD 350P.
I defibrillatori DAE, infatti, obbligatori per tutte le associazioni sportive dilettantistiche dal 1° luglio 2017, sono l’unico strumento efficace in caso di arresto cardio-circolatorio che ogni anno, in Italia, causa approssimativamente 70.000 vittime.
“Siamo orgogliosi di aver cardioprotetto questo importante evento” – ha dichiarato Simone Madiai, CEO EMD112. “In Italia 1 persona ogni circa 8 minuti muore a causa di un arresto cardiaco, anche nei luoghi di lavoro. Con un defibrillatore a portata di mano, ogni anno si potrebbero salvare migliaia di vite! È fondamentale, quindi, che questi preziosissimi dispositivi salvavita si diffondano in maniera capillare su tutto il territorio nazionale e che le masse vengano a conoscenza di questi spaventosi dati statistici, ancora appannaggio di pochi.”
Poi ha concluso: “Per assicurare una qualità della vita molto simile alla precedente, in caso di arresto cardiaco è fondamentale intervenire entro pochissimi minuti: 5 al massimo. Per raggiungere questo obiettivo, oltre a poter disporre di un DAE nell’immediato, è fondamentale che esso sia certificato e di ottima qualità: solo così ognuno di noi, anche le persone non esperte, avranno la possibilità di salvare una vita in totale sicurezza.”