Era il 25 novembre. Enza Cerbone, 42 anni è deceduta alla stazione TAV di Afragola a causa di un arresto cardiaco improvviso. Nella stazione non era presente alcun defibrillatore.
“Alla stazione di Afragola, mentre ero in attesa del treno per Firenze, una donna si è sentita male e si è accasciata a terra. Operai del cantiere e uomini della sicurezza si sono subito dati da fare per rianimarla. Arrivò anche un medico che fece tutto il possibile: dal massaggio cardiaco all’aiuto alla respirazione. Nell’agitazione abbiamo appreso che in una stazione ferroviaria ultramoderna come quella in cui eravamo non c’era il defibrillatore e personale addetto agli interventi in caso di emergenza.” – ha dichiarato l’eurodeputato Nicola Caputo.
Sono due le comunità in lutto, quella di Acerra e quella di Afragola, per la morte della donna.
“La notizia ci ha lasciati sgomenti: come si può morire così all’improvviso e così giovane?” – ha scritto un utente su Facebook.
“Ciao Enza, ti ricorderemo sempre!” – ha aggiunto Lucia, ma sono stati molti altri i messaggi di cordoglio che sono arrivati alla famiglia della donna.
Particolarmente commosso il ricordo di Michela, che ha pubblicato una foto di diversi anni fa: “Ed eccoti qua, mia cara Enza, nel pieno della nostra adolescenza. Ci siamo conosciute 30 anni fa grazie allo sport, siamo state rivali nelle competizioni ma sempre amiche. Quell’affetto sincero ci ha sempre accompagnato anche quando ci siamo ritrovate al lavoro, insieme per altri 15 anni durante i quali mi hai spronato al cambiamento, incoraggiata a migliorarmi, così come accadeva quando gareggiavamo! Tu sei riuscita a migliorarti. Con te se ne va una parte di me.”
Enza Cerbone ha lasciato due figli piccoli e il marito Tony Testa.