Tragedia sfiorata in un’azienda di Villotta di Chions, provincia di Pordenone, grazie a un defibrillatore DAE. Un operaio della vetreria “O-I” è rimasto folgorato da una scarica elettrica di 20mila Volt.
Il giovane, dipendente di una ditta esterna, ha accidentalmente urtato con un muletto i fili dell’alta tensione mentre stava effettuando alcuni lavori di manutenzione.
La violenta scarica elettrica ha mandato il ragazzo in arresto cardiaco, ma fortunatamente l’azienda si era dotata di un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE). Alcuni colleghi, intuendo la gravità dell’accaduto, hanno applicato gli elettrodi del dispositivo al torace del giovane operaio e lo hanno tempestivamente defibrillato, salvandogli la vita.
Quando i soccorsi sono giunti in loco, il ragazzo aveva già ripreso conoscenza. Dopo pochi minuti è stato elitrasportato al nosocomio di Udine, dove è stato ricoverato, in prognosi riservata, nel reparto di terapia intensiva.
L’accaduto non fa che mostrare, per l’ennesima volta, l’importanza di avere un DAE a portata di mano in caso di arresto cardiaco.
Cogliamo l’occasione per ricordare che la Legge 120 del 2001 conferma l’importanza della presenza sui luoghi di lavoro di personale addestrato e di dispositivi idonei a tutelare al meglio la salute dei lavoratori.
Anche la recente disposizione INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) che prevede una riduzione del premio INAIL per le aziende che adottano il defibrillatore e provvedono alla formazione del personale al BLS-D (Basic Life Support and Defibrillation), conferma l’importanza della presenza del DAE come strumento principale di prevenzione delle morti bianche.
Per maggiori informazioni: https://www.heartsinepad.it/a-chi-ci-rivolgiamo/defibrillatori-in-azienda/