Il Consiglio comunale della città di Firenze ha approvato, lunedì scorso, una mozione, proposta dai consiglieri PD Maria Federica Giuliani, Nicola Armentano e Leonardo Bieber, per estendere l’uso dei defibrillatori semiautomatici esterni, i cosiddetti DAE, anche nei cinema, negli auditorium, nei teatri, nelle discoteche e negli spazi per concerti.
Maria Federica Giuliani è Presidente della Commissione Cultura e Sport del Comune di Firenze; Nicola Armentano è Presidente della Commissione Politiche sociali e della Salute, Sanità e Servizi sociali; Leonardo Bieber è Presidente della III Commissione Consiliare Territorio, Urbanistica, Infrastrutture e Patrimonio.
“Fin dal 2015 il Comune di Firenze, ottemperando ad una legge regionale, ha provveduto a installare i defibrillatori semiautomatici esterni negli impianti sportivi, che garantiscono interventi rapidi e sicuri in caso di arresto cardiaco, ed ha firmato con le società sportive un accordo per rendere economicamente accessibile l’acquisto dei macchinari e sostenere i percorsi formativi – hanno ricordato i tre esponenti PD –. Non solo: nel 2016 defibrillatori DAE sono stati piazzati anche al Mercato centrale, alle Cascine, in piazza Dalmazia e in altre piazze della città, anche grazie alla donazione e al supporto alla manutenzione da parte della Misericordia di Firenze. Nei prossimi mesi, infine, anche le farmacie comunali saranno dotate di questi indispensabili dispositivi salvavita”.
Poi hanno aggiunto e concluso: “Crediamo che il buon lavoro iniziato debba adesso continuare per elevare i servizi a tutela della salute dei cittadini. Per questo chiediamo di promuovere una campagna di sensibilizzazione presso i titolari di attività di cinema, auditorium, teatri, discoteche e spazi per concerti, per dotare anche questi luoghi di defibrillatori semiautomatici esterni. Inoltre, è importante che i nuovi defibrillatori siano integrati e coordinati con il sistema di allarme sanitario 118 e, infine, ma non da ultimo, l’amministrazione comunale deve raccomandare vivamente la formazione e la presenza di personale qualificato all’assistenza nei pressi degli apparecchi in occasione di manifestazioni”.
Il Comune di Firenze, dunque, sta facendo notevoli passi in avanti per cardioproteggere il più possibile il proprio territorio e i suoi abitanti. Se tutti gli altri Comuni d’Italia seguissero questo esempio, si potrebbero salvare migliaia di vite all’anno. Speriamo che questo possa presto accadere.