È successo qualche giorno fa, il 13 settembre, presso il deposito di Trenitalia “Milano-Martesana”. Un uomo di 63 anni è rimasto folgorato da una scarica elettrica da 380 volt che gli ha causato un arresto cardiaco.
I colleghi di lavoro, intuendo immediatamente la gravità dell’infortunio, lo hanno tempestivamente soccorso mettendo in atto le opportune manovre di Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP) e utilizzando un defibrillatore samaritan® PAD 350P della HeartSine®.
Dopo aver acceso il dispositivo, e dopo averlo collegato al torace dell’uomo seguendo le istruzioni visive e auditive fornite dal defibrillatore stesso, l’apparecchio ha erogato due scariche elettriche al cuore del paziente che, in pochissimo tempo, ha ripreso a battere normalmente.
Durante l’intervento, gli operatori della sala operativa del 118 hanno supportato telefonicamente i colleghi-soccorritori sino all’arrivo dell’ambulanza.
Attualmente il 63enne è ricoverato in condizioni gravi al Niguarda di Milano. Ora si dovranno valutare anche i traumi subiti dall’uomo per via dell’urto dopo la scossa, ma l’intervento dei colleghi, in quel frangente, è stato determinante.
La disavventura del lavoratore ha mostrato ancora una volta l’importanza fondamentale dell’avere sempre a portata di mano un defibrillatore DAE semiautomatico esterno. La stessa importanza che occorre attribuire alla formazione dei cittadini in merito alle manovre di primo soccorso da compiere in caso di emergenza (corso BLS-D, acronimo di Basic Life Support and Defibrillation).