In vista dei nuovi obblighi di legge riguardo la dotazione di defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) da parte degli stabilimenti balneari di varie regioni d’Italia (Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Calabria, Puglia, etc…), è importante approfondire il significato e le implicazioni della certificazione IP, che determina in quale misura un dispositivo è protetto dall’ingresso di liquidi e solidi.
Nel caso dei DAE, soltanto i defibrillatori samaritan PAD 350P e samaritan PAD 500P della HeartSine sono certificati IP56, mentre gli altri, nella maggior parte dei casi, hanno indice di protezione IP54 o IP55.
Come già descritto in un post precedente (https://www.heartsinepad.it/news/indice-protezione-ip-per-defibrillatori-dae/), il primo numero di tale codice indica la protezione dai solidi o polveri, mentre il secondo indica la protezione dai liquidi.
In particolare, i dispositivi con IPX4 presentano un involucro in grado di proteggerli da lievi schizzi d’acqua, mentre i defibrillatori con IPX5 sono protetti anche da getti d’acqua a bassa pressione.
Solo l’indice di protezione IP56 garantisce una protezione contro forti getti d’acqua e contro l’acqua di mare.