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Defibrillatori in azienda e D.lgs 81/08, il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro

La Cardioprotezione negli ambienti di lavoro.

D.lgs 81/08, Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro.

L’attuazione del Decreto Legislativo ha tra i suoi fondamentali obiettivi il miglioramento delle condizioni di sicurezza dei lavoratori.

Tra i vari compiti del Datore di Lavoro vi è quello di adottare misure di prevenzione e protezione allo scopo di tutelare la salute del lavoratore e prevenire situazioni che comportino rischi di infortuni o malattie.

Ogni azienda deve adottare un modello di Organizzazione e Gestione idoneo a garantire l’adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi al rispetto degli standard tecnico-strutturali dei luoghi di lavoro, tra questi la Valutazione dei Rischi (DVR), la pianificazione delle attività di gestione delle Prevenzione e Protezione nelle Emergenze Antincendio e di Primo Soccorso, la programmazione della Informazione e della Formazione del Lavoratore, generale e specifica.

Il Lavoratore in tutto ciò, assume un ruolo molto importante e attivo. Il suo coinvolgimento incide di fatto nelle dinamiche interaziendali non solo circoscritte all’adempimento delle proprie mansioni (produttive, amministrative, dirigenziali, ecc.) ma funzionali al miglioramento delle condizioni lavorative, proprie e dei colleghi.

La Formazione del Lavoratore è sempre obbligatoria (Art. 36/37), e le nozioni impartite devono infondere competenze e abilità allo scopo di trasmettere una maggior consapevolezza a colui che, per effetto delle proprie azioni, potrebbe essere vittima o causa di incidente, infortunio o malattia.

Il Datore di lavoro deve designare obbligatoriamente e preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza.

Attraverso formali nomine (lettere di incarico), assegna al proprio Lavoratore ruoli e compiti di Addetto alle Emergenze di Primo Soccorso e Antincendio.

La nomina comporta reciproci obblighi: il lavoratore NON può esimersi dall’incarico (fatto salvo per giustificata motivazione), il Datore di Lavoro, nell’affidare il compito, deve tener conto delle capacità e delle condizioni degli stessi lavoratori in rapporto alla loro salute e sicurezza. Il DL nell’adempimento dei propri obblighi deve garantire una completa formazione del lavoratore incaricato al ruolo di Addetto alle Emergenze Antincendio e Primo Soccorso.

L’Addetto al Primo Soccorso dovrà quindi affrontare un corso di Formazione di una durata variabile in base al grado di rischio in cui l’azienda rientra (12 ore oppure 16).

 

L’organizzazione del Primo Soccorso aziendale è infatti “modulata” sulla base di 3 diverse categorie individuate (gruppi A, B e C). L’appartenenza di un’azienda o di un’unità produttiva ad un gruppo si riflette sulla dotazione minima delle attrezzature, sulla formazione richiesta agli addetti e sui doveri di comunicazione da effettuare al servizio sanitario regionale (SSR).

  • Nel gruppo A rientrano le Aziende o le Unità produttive con Obbligo di Notifica che hanno un livello di rischio rilevante di incidenti connessi a determinate sostanze pericolose (es. fabbriche di esplosivi, centrali termo elettriche, ecc.), le Aziende od unità produttive con oltre 5 lavoratori indicate nelle statistiche INAIL del triennio precedente con indice infortunistico di inabilità permanente superiore a 4, le aziende del comparto dell’agricoltura con oltre 5 lavoratori a tempo indeterminato.
  • Al gruppo B appartengono le aziende o unità produttive con almeno 3 lavoratori che non rientrino nel gruppo A. Rientrano nel gruppo B anche le Aziende od unità produttive di 3-5 lavoratori il cui gruppo di tariffa presenta un indice infortunistico di inabilità permanente superiore a 4;
  • Al gruppo C appartengono quelle aziende con meno di 3 lavoratori che non rientrino nel gruppo A;

Il mancato rispetto degli Obblighi imposti dal D.lgs 81/08 comporta per il Datore di lavoro o per il Dirigente provvedimenti e sanzioni di tipo penale che vanno dall’ammenda da 822,00 a 4.384,00 euro fino all’arresto da due a quattro mesi.

I dispositivi sanzionatori previsti in materia di Prevenzione e Sicurezza sul lavoro assumono carature sempre pesanti, ciononostante, lo stato che interviene con severi provvedimenti in presenza di omissioni della Applicazione del D.lgs 81/08, garantisce ai Datori di Lavoro virtuosi un “premio” raggiungibile in virtù di progetti e azioni atte a migliorare e rendere più sicuri i luoghi di lavoro e, di conseguenza, a migliorare la condizione del lavoratore.

I DL possono infatti beneficiare della riduzione del tasso medio di tariffa per prevenzione, avvalendosi del modello OT23 (sostitutivo del modello OT24 che aveva la sua fonte normativa nell’art.24 del decreto ministeriale 12 dicembre 2000), strumento che INAIL rende disponibile e che va presentato dai richiedenti entro il mese di febbraio allo scopo di ottenere lo sconto dei premi assicurativi per interventi migliorativi delle condizioni di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, adottati dalle imprese assicurate in aggiunta a quelli previsti dalla normativa vigente in materia (D.lgs 81/08), completati nell’anno precedente.

Il modello OT23 si compone di molte voci alle quali vengono assegnati dei punteggi e suddivise in 5 sezioni distinte in: interventi di carattere generale (A), di carattere generale ispirati alla responsabilità sociale (B), trasversali (C), settoriali generali (D) e settoriali (E).

Rientra nella voce C – interventi trasversali, l’azienda, per la quale non è obbligatorio per legge la dotazione di un defibrillatore e che ha effettuato la specifica formazione di almeno un lavoratore addetto all’utilizzo del defibrillatore in proprio possesso (corso BLSD – Basic Life Support Early Defibrillation).

Per ottenere il punteggio di 40 punti (valore assegnato a un progetto di cardioprotezione aziendale), e raggiungere con altre azioni il valore 100, grazie al quale è possibile ottenere il “premio”, il Datore di Lavoro deve produrre una semplice documentazione che attesti:

  • l’avvenuta formazione (attestato di formazione ed elenco firmato dai partecipanti all’evento formativo);
  • la fattura di acquisto del Defibrillatore, anche se datata prima dell’anno per cui si intende ottenere il premio;
  • la dichiarazione datata e firmata che l’azienda non rientra tra quelle per cui l’adozione del DAE è obbligatoria per legge.

Sempre più aziende sono interessate al modello OT23 e sono in netto aumento i luoghi di lavoro cardioprotetti, grazie alla semplicità organizzativa dei corsi, ai bassi costi di gestione del progetto formativo e dei DAE e alla maggiore consapevolezza da parte dei DL e dei Dirigenti che la salvaguardia della salute del lavoratore rappresenta un valore aggiunto per l’azienda, non solo economico, ma sociale, culturale e di immagine.

La diffusione della cultura della Cardioprotezione in ambito lavorativo tuttavia è lontanissima dall’essere anche solo accettabile. Il passo da seguire deve essere segnato dalla presa di coscienza che l’Arresto Cardiaco Improvviso colpisce nei luoghi di lavoro in maniera indistinta i lavoratori, i fornitori, i clienti esterni, i partner commerciali e i Datori di Lavoro.  In questo periodo storico l’attuazione di un progetto di Cardioprotezione consente di ottenere un “Premio”.

La naturale evoluzione normativa in materia di Protezione e Prevenzione dei rischi per la salute dei lavoratori, condurrà ad una probabile introduzione di un obbligo di presenza dei DAE nelle aziende e questo, inevitabilmente, trasformerà l’attuale Premio INAIL riservato al possessore in una probabile sanzione per il futuro trasgressore.

EMD112 si pone come partner delle aziende per la formazione e l’acquisto di defibrillatori e materiale per la cardioprotezione.

Cardioproteggiamo i luoghi di lavoro, le scuole, le comunità che raccolgono i grandi numeri perché oggi conviene (anche) economicamente, domani continuerà “solo” a convenire…

Articolo a cura di: Simone Giovanelli, Training Manager EMD112.     

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