L’American Heart Association (AHA) nello stilare le linee guida per gli interventi di Primo Soccorso con l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici esterni (DAE), sottolinea con molto vigore l’importanza di un intervento il più tempestivo possibile.
La rapidità di intervento è influenzata sia da parametri esterni alla macchina, come la presenza di astanti e la presenza di un DAE nelle vicinanze, sia da parametri specifici della macchina, come il tempo necessario ad eseguire la diagnosi del ritmo cardiaco e il tempo necessario a caricare l’energia per l’erogazione dello shock elettrico al cuore del paziente.
Questi dati, soprattutto il tempo necessario all’analisi del ritmo cardiaco, non vengono sempre esplicitati nei cataloghi e nei manuali dei DAE, nonostante siano parametri fondamentali per la valutazione corretta della macchina.
I defibrillatori samaritan PAD della HeartSine, ad esempio, richiedono un tempo massimo di 6 secondi per eseguire la diagnosi del ritmo cardiaco, e impiegano meno di 8 secondi per caricare la scarica.
Queste importantissime affermazioni possono essere lette, se presenti, all’interno dei manuali d’uso e dei cataloghi commerciali dei defibrillatori, oppure è sempre possibile, e sarebbe buona norma, richiederli al fornitore con cui si è in contatto per una completa valutazione del DAE che si intende acquistare.
In particolare, per quanto riguarda il tempo necessario ad erogare la scarica elettrica, bisogna porre particolare attenzione alle indicazioni riportate sui manuali d’uso in merito alle batterie da utilizzare. Infatti, batterie compatibili, quindi non originali, potrebbero modificare sensibilmente il comportamento del dispositivo.
Si riporta come esempio un estratto di manuale d’uso di un defibrillatore DAE in commercio:
Allo stesso modo, l’utilizzo di elettrodi non originali, ma compatibili, potrebbe modificare in maniera rilevante i tempi necessari all’analisi del ritmo cardiaco e l’accuratezza di tale analisi.