Il defibrillatore sarà accessibile a chiunque 24 ore al giorno, situato all’esterno della parrocchia di via Liguria, nel quartiere San Paolo, a Legnano
Il defibrillatore semiautomatico samaritan® è stato donato dai fedeli e da un collega di un sopravvissuto ad arresto cardiaco improvviso.
Il DAE è posizionato all’esterno della chiesa parrocchiale di via san Giovanni in via Liguria 28 a Legnano.
Il defibrillatore è stata acquistato grazie a 2 donazioni congiunte, la prima è quella della Parrocchia dell’Olmina in ricordo di Mariella Biaggi, mamma di una insegnante della scuola dell’infanzia Santi Magi, donazione alla quale hanno preso parte anche docenti e genitori degli alunni. La seconda proviene da un collega di Giorgio Meraviglia (Meraviglia è il podista salvato proprio dal defibrillatore al Parco di Legnano) che, in occasione di un cambio di lavoro, ha voluto devolvere i fondi del regalo che gli avrebbero fatto i colleghi.
Presenti alla cerimonia di inaugurazione del DAE, che si è svolta domenica 24 marzo 2019, oltre ai donatori, anche i volontari dell’associazione “Sessantamilavitedasalvare” , presieduta da Mirco Jurinovich, che da anni si batte per la diffusione capillare sul territorio dei defibrillatori.
Il DAE è di facile utilizzo, ha piastre da posizionare sul torace del paziente ed è di facile utilizzo emettendo semplici comandi vocali. Questo modello di defibrillatore in particolare, è particolarmente semplice e adatto per un impiego laico, poiché, oltre ad una ergonomia e comunicazione studiata per rendere il più semplice ed immediato possibile l’impiego anche in situazioni concitate, è l’unico dispositivo che ha già collegati gli elettrodi e non necessità di apertura di coperchi.
“La normativa nazionale prevede un corso per la formazione e li faremo, ma si sta andando verso una liberalizzazione dell’utilizzo dei defibrillatori – ha commentato il Presidente Mirco Jurinovich – il defibrillatore è semplice e sicuro, può essere utilizzando da chiunque, anche senza corso e con l’aiuto dell’operatore del 112. Qui posizionato anche un pannello sul quale è installato il DAE, che fornisce informazioni su come intervenire. Siamo impegnati anche sulla battaglia contro l’Iva al 22% sui defibrillatori semiautomatici, per gli altri apparecchi elettromedicali è infatti del 4%. Fornisco alcuni dati: in Lombardia sono stati installati 9mila defibrillatori, al costo di circa 1200 euro ciascuno, con Iva del 22%: se questa fosse stata del 4% si avrebbe avuto un risparmio di 1.944.000 euro che avrebbe consentito di installare circa 2mila apparecchi in più sulle principali province lombarde. Questo è un dato che dovrebbe far riflettere”.
La sensibilizzazione per ridurre l’iva applicata ai Defibrillatori è un tema molto caldo, con un importante risvolto sociale. Avevamo ripreso questo argomento qualche settimana fa, in occasione di un servizio Striscia La Notizia.
L’auspicio è che l’iva sui defibrillatori venga portata al più presto al 4%, l’obbligo di dotazione sia maggiormente diffuso ad altre categorie (non solo a società/associazioni sportive) ed anche lo svincolo dall’obbligatorietà dei corsi di formazione.