Di anno in anno in Italia abbiamo fatto passi da gigante nella cardioprotezione.
Oggi sentiamo spesso associare il termine “arresto cardiaco” al defibrillatore e alla rianimazione cardio-polmonare.
Basta cercare su Google, Facebook o qualsiasi altro social network, per trovare notizie relativa ai defibrillatori: installazione dispositivi, donazioni, persone salvate, persone non salvate, e molto altro.
Registriamo anche una maggiore consapevolezza in merito alla differenza tra arresto cardiaco e infarto, anche se ancora questi termini sono spesso diffusi, a partire da coloro che scrivono gli articoli, ed a macchia d’olio dai lettori che successivamente li interpretano nel modo non corretto.
Tuttavia sono ancora molti i luoghi comuni, i pregiudizi ed in generale una mancanza di informazioni non corrette, che portano ad avere un quadro generale errato.
– Per usare il defibrillatore è necessario avere fatto il corso BLSD ed essere certificati
Non è vero. Sono obbligati a fare il corso BLSD i soggetti che sono obbligati per legge, come ad esempio dei referenti delle strutture sportive, oppure ad esempio nel caso di acquisto per la cardioprotezione di un condominio, alcuni rappresentati della scala.
Tuttavia chiunque è abilitato a utilizzare il defibrillatore.
Anzi, molte vite sono state salvate proprio da persone che non avevano mai visto un defibrillatore prima, a volte in autonomia, spesso supportati telefonicamente dall’operatore del 118.
– Responsabilità
La persona colta da arresto cardiaco è destinata a morire nel giro di pochissimi minuti dall’insorgere dell’evento. Il defibrillatore è l’unico strumento capace di poter salvare la vita del soggetto.
Per il soccorritore laico che tenta di salvare una vita con il defibrillatore, non vi sono responsabilità civili e penali.
– Il defibrillatore è difficile da usare
I defibrillatori moderni sono estremamente semplici da usare.
Premesso che come tutti i prodotti esistono vari livelli qualitativi (dati dalle certificazioni disponibili, da garanzie e assicurazioni economiche contro malfunzionamenti, dalle specifiche tecniche e performance migliori, da servizi nuovi come la connettività remota, etc.. etc..), i defibrillatori moderni per un utilizzo laico, quindi progettati per tutti i cittadini, senza nessuna competenza in materia, sono stati sviluppati con logiche di ergonomia, messaggi visivi e disegni, messaggi audio, processi e funzionamento, estremamente semplici.
Questo era anche il titolo del post “Defibrillatore più semplice da utilizzare dell’estintore”.
Molti di noi pensano di saper utilizzare un estintore senza problemi, giusto?
L’estintore con il suo colore rosso e forma prevalentemente cilindrica è ben riconoscibile, per legge è presente in numerosi ambiti (aziende, scuole, PA, negozi, centri commerciali, mezzi di trasporto, ..), ben segnalato ed anche mantenuto per garantirne sempre il corretto funzionamento in caso di necessità.
Gli estintori si possono classificare secondo:tipo di agente estinguente, carica di agente estinguente, sistema di propulsione, trasportabilità, peso, metodo di impiego.
Bene con queste premesse, sapreste quale tipologia di estintore utilizzare per sopprimere:
- Fuochi di solidi;
- Fuochi di liquidi;
- Fuochi di gas;
- Fuochi di metalli;
- Fuochi di Oli a grassi da cucina;
In assenza di estintore, su quale tipologia di fuochi indicati sopra utilizzereste l’acqua?
L’agente estinguente dell’estintore, da utilizzare in modo specifico per le varie tipologie di fuochi viste sopra, può essere: polvere, co2, biossido di carbonio, schiuma.
Ciascun estintore ha un’immagine dedicata in funzione dell’agente estinguente, sapete riconoscere l’immagine dell’agente estinguente?
In funzione delle dimensioni dell’incendio che avete davanti, avete consapevolezza se i Kg di agente estinguente dell’estintore a disposizione siano sufficienti oppure non ne avete idea?
Nella tabella sopra, molto diffusa online in varie versioni, è presente anche il fuoco di “apparecchi elettrici” , cetegoria di fuoco Classe E, non esiste più da alcuni anni. Questo fa capire quanto sia difficile talvota informarsi online tra informazioni errate, incomplete o non aggiornate.
La realtà, è che nessuno di noi che non ha affrontato un incendio oppure non ha effettuato una formazione mirata, conosce questi aspetti.
Abbiamo delle informazioni minime, ma come società abbiamo superato alcuni pregiudizi e riteniamo che in una situazione di emergenza verosimilmente utilizzeremmo d’istinto l’estintore per sopprimere un incendio.
Nonostante, come abbiamo visto sopra, le variabili siano molte, e poco chiare alla maggior parte dei cittadini.
Inoltre, un incendio implica anche una soglia di pericolo variabile da situazione a situazione anche per il soccorritore.
Il defibrillatore richiede di comprendere 4 passaggi :
- accendere il dispositivo (il DAE ha 2 pulsanti ben contrassegnati: ACCENSIONE/SPEGNIMENTO e SCARICA);
- posizionare gli elettrodi sul torace del paziente (gli elettrodi hanno il disegno di come devono essere posizionati);
- collegare gli elettrodi al DAE (con un connettore ben visibile. Nota: I defibrillatori HeartSine® samaritan® PAD hanno già gli elettrodi collegati);
- durante la fase di analisi e scarica è necessario non toccare il soggetto (questo messaggio vocale viene ripetuto più volte dal dispositivo).
Se confrontiamo le implicazioni che ha il sopprimere un incendio utilizzando un estintore con agente estinguente idoneo o utilizzare il defibrillatore, è sicuramente quest’ultimo il più semplice da utilizzare, più sicuro e soggetto a meno variabili.
Il defibrillatore è semplice da usare, molto più di moltissimi dispositivi che già utilizziamo o che crediamo di sapere utilizzare.
Il defibrillatore è l’unico strumento in grado di salvare una vita dall’arresto cardiaco, con una probabilità di successo nell’ordine dell’80%. Pertanto se ci troviamo in una situazione di emergenza, non dovremmo avere timore di utilizzarlo.
Il defibrillatore salva la vita, così come la corretta informazione.