Defibrillatore sicuro? Oltre al rispetto dei parametri di legge la parola chiave è manutenzione. L’acquisto di un DAE presuppone infatti dei regolari controlli per assicurarsi che sia efficiente e che funzioni correttamente.
Cosa fare quindi? È presto detto: poiché tutti i DAE prevedono qualche funzione di autotest, i controlli da effettuare sono davvero pochi.
Il più semplice di tutti è prendere l’abitudine di passare davanti al DAE a cadenza giornaliera e controllare che:
– La segnaletica sia ancora presente.
– Il dispositivo sia conservato nella teca che – solitamente – lo contiene
– La spia di stato del DAE indichi che è tutto correttamente funzionante. Nei modelli samaritan, il led di stato deve lampeggiare sul verde.
Periodicamente, vanno controllate anche le date di scadenza dei consumabili dell’apparecchio, cioè batteria ed elettrodi. Solo i samaritan hanno un solo consumabile brevettato, costituito da un’unica cartuccia comprensiva di batteria ed elettrodi, da rimpiazzare ogni 4 anni: tutti gli altri hanno la batteria separata dagli elettrodi, con scadenze diverse e risultano quindi più difficili, oltre che più costosi, da controllare.
Il software del dispositivo va inoltre aggiornato secondo le più recenti linee guida ILCOR/AHA. Per alcune marche è necessario l’intervento del tecnico – per altre no. I samaritan possono essere facilmente aggiornati tramite cavetto USB HeartSine (connessione ad Internet e computer provvisto di sistema operativo Windows) oppure attraverso il kit di aggiornamento comprensivo di cavetto e CD, acquistabile nei punti vendita specializzati.
I defibrillatori semiautomatici non hanno bisogno di un tecnico se non in quei casi in cui siano soggetti a malfunzionamento. In particolare, per i samaritan sia il cambio del consumabile che l’aggiornamento software possono essere effettuati da chiunque.