È l’unico apparecchio salvavita in grado di riavviare il cuore di chi viene colpito da arresto cardiaco e dallo scorso anno è diventato obbligatorio per ogni centro sportivo averne uno. È il defibrillatore. Trovarsene uno a portata di mano è diventato di fondamentale importanza, soprattutto se si considera che nella maggior parte dei casi il 70% delle morti cardiache improvvise si verifica fuori da un ospedale.
Scegliere e acquistare defibrillatori è oggi semplice, grazie alla presenza sul mercato di diverse tipologie che prevedono l’utilizzo anche da parte di soccorritori non esperti.
Ma una volta acquistato a quali controlli è necessario sottoporre un defibrillatore perché sia sempre al massimo dell’efficienza?
Un’analisi della FDA americana pubblicata sugli Annals of Emergency Medicineha ha dimostrato che ben 1284 DAE in 15 anni non hanno funzionato correttamente per cause da imputarsi a manutenzione mancata o erronea.
Fermo restando che si deve, sempre e comunque, controllare che la presenza del DAE sia segnalata in conformità agli obblighi di legge e che l’apparecchio sia effettivamente disponibile, i controlli necessari al suo corretto funzionamento possono essere suddivisi come segue:
– Controlli che la macchina effettua da sé: ogni marca ed ogni modello di DAE effettuano analisi automatiche periodiche a cadenze regolari per collaudare i circuiti più importanti e la stato di carica della batteria, di fatto assicurandosi che la macchina sia in grado di scaricare efficacemente qualora se ne presentasse il bisogno. Se viene rilevato un problema, compare il simbolo di manutenzione fino a che non si procede alla manutenzione straordinaria;
– Manutenzione ordinaria, che – di solito – può essere effettuata da personale non tecnico: consiste nel controllare che il DAE sia integro, che la spia di malfunzionamento non sia accesa e che non si approssimi la data di scadenza dei consumabili;
– Manutenzione straordinaria, che viene eseguita periodicamente da un tecnico incaricato, nei casi in cui la macchina segnali il malfunzionamento, sia disponibile una versione più aggiornata del software, oppure subito dopo il suo uso.