Chieti, domenica 1° maggio 2016. Sono circa le nove del mattino quando un uomo di 62 ani di Fossacesia ha accusato un grave malore mentre si trovava all’interno della propria abitazione. I famigliari hanno allertato immediatamente i soccorsi.
Giunti sul posto, i medici e gli infermieri del 118 hanno trovato il paziente in stato di arresto cardiaco, ma, grazie all’uso del defibrillatore, il suo cuore è tornato a battere. Un’ora dopo l’uomo si trovava già nella sala emodinamica dell’ospedale Santissima Annunziata di Chieti, dove è stato sottoposto ad angioplastica.
L’uomo è stato colpito dal cosiddetto infarto IMA (Infarto Miocardico Acuto) – STEMI, un infarto del miocardio con sopraslivellamento del tratto “ST”. Esso è la forma di infarto più grave, dovuta all’occlusione completa e stabile del vaso coronarico.
Durante il soccorso, però, per via telematica era stato inviato all’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (UTIC) il referto dell’elettrocardiogramma effettuato sul paziente. In questo modo l’uomo è stato trasportato tempestivamente al nosocomio teatino senza dover perdere minuti preziosi presso il Pronto Soccorso dell’ospedale per eseguire ulteriori esami di accertamento.
Dopo sette minuti di volo, infatti, il paziente, cosciente e in condizioni stabili grazie alla defibrillazione precoce che gli è stata applicata, era già arrivato in ospedale.