Mentre stava giocando a calcetto, un 38-enne si è accasciato al suolo colpito da arresto cardiaco. Nella palestra non c’era il defibrillatore, ma fortunatamente i soccorsi sono arrivati tempestivamente.
L’arresto cardiaco ha colpito ancora. Per fortuna, questa volta, senza uccidere. È accaduto ad Asti, la sera del 2 novembre. Nella palestra di Portacomaro d’Asti, poco dopo le 20:00, un ragazzo di 38 anni è crollato a terra sul campo senza dare segni di vita.
L’uomo stava giocando a calcetto di fronte a numerosi testimoni, spaventati a morte per quanto stava accadendo. I compagni di squadra, intuendo la gravità della situazione, hanno immediatamente dato l’allarme al 118, richiedendo l’intervento dell’ambulanza.
Fortunatamente, un ragazzo che stava seguendo l’incontro di calcio aveva partecipato da poco ad un corso BLS-D (Basic Life Support and Defibrillation). Pertanto, in mancanza di un defibrillatore semiautomatico esterno, guidato telefonicamente da un operatore del 118, ha iniziato ad eseguire le manovre di rianimazione cardio-polmonare in attesa dell’arrivo dei soccorsi.
La buona sorte, inoltre, ha fatto sì che l’ambulanza del 118 abbia raggiunto la palestra entro pochissimi minuti. Il paziente, così, è stato prontamente defibrillato e, dopo essere stato stabilizzato, ha potuto raggiungere in vita il vicino pronto soccorso di Asti.
Attualmente il 38-enne si trova ancora in rianimazione, ma non dovrebbe essere in pericolo di vita.
Questo è uno di quei rari casi in cui, senza un defibrillatore a portata di mano, un paziente sia sopravvissuto ad un arresto cardiaco. La fortuna di questo ragazzo, per l’appunto, è stata l’arrivo tempestivo del 118. Generalmente, infatti, il tempo medio impiegato dai mezzi di soccorso per raggiungere il paziente si aggira attorno ai 12-15 minuti: troppo tardi per una persona colpita da arresto cardiaco!
Difatti, se il sangue non viene pompato correttamente al cervello per alcuni minuti, non riuscendo pertanto ad ossigenarlo, è possibile sopravvivere, senza riportare conseguenze cerebrali, solamente per pochissimi minuti.
È stato dimostrato che, a seguito di un arresto cardiaco, per ogni minuto che passa le probabilità di sopravvivere si abbassano di circa il 10%. Va da sé, quindi, che dopo soli 5 minuti la probabilità di rimanere in vita sia più o meno identica a quella di morire.
È per questo motivo che avere un defibrillatore automatico esterno a portata di mano è di FONDAMENTALE IMPORTANZA in caso di arresto cardio-circolatorio!
Pertanto, nonostante le continue proroghe all’entrata in vigore del Decreto Balduzzi, ci auguriamo che sempre più persone comprendano l’importanza di questi dispositivi salvavita e che non aspettino, quindi, che una legge imponga loro di acquistarli.
I defibrillatori salvano la vita!