Un arresto cardiaco lo sorprende sul luogo di lavoro e lo salva l’uso dal defibrillatore.
È quello che è successo ad un uomo di Legnano lo scorso 29 gennaio, finito al pronto soccorso in codice rosso dopo accusato un dolore al torace mentre si trovava a lavoro.
Solo la tempestiva richiesta d’aiuto da parte dei colleghi ha permesso l’intervento immediato del personale medico: l’ambulanza Sos Uboldo e l’automedica dell’ospedale di Varese lo hanno infatti rianimato utilizzando anche il defibrillatore semiautomatico riportando il ritmo al cuore.
Dopo essere stato stabilizzato è stato condotto al pronto soccorso della Mater Domini di Castellanza dov’era stato allertato il reparto di Cardiologia Emodinamica.
Un esempio di quanto sia sempre più urgente rendere obbligatori i defibrillatori anche nelle aziende, oltre che negli impianti sportivi come già prevede il decreto ministeriale del 14 aprile 2013.
Il 5% degli arresti cardiaci si verifica sui luoghi di lavoro. Questo significa che oltre 70 lavoratori alla settimana in Italia sono colpiti da arresto cardiaco mentre si trovano sul posto di lavoro.
L’attuale normativa relativa alla Sicurezza sui Luoghi di Lavoro (L.81/08) non prevede la dotazione di defibrillatori semi-automatici da parte delle aziende, ma l’obbligo di formazione del personale al primo soccorso e la Legge 120 del 2001 confermano l’importanza della presenza sui luoghi di lavoro di personale addestrato e di dispositivi idonei a tutelare al meglio la salute dei lavoratori.
La defibrillazione entro tre minuti può aumentare la possibilità di sopravvivenza del 7%; avere quindi un defibrillatore a portata di mano diventa un’urgenza prima che una necessità.