Nei giorni scorsi è stato dimesso dalla Cardiologia di Fano (PU) un uomo di 63 anni che il 30 marzo era stato colpito da un arresto cardiaco all’interno della propria abitazione. Grazie al tempestivo utilizzo di un defibrillatore DAE, l’uomo è riuscito ad evitare la morte certa. Il defibrillatore, infatti, è l’unico dispositivo in grado di far ripartire il cuore nel caso si venga colpiti da arresto cardiocircolatorio.
Il 63-enne aveva lamentato un dolore toracico persistente e per questo motivo aveva autonomamente allertato i soccorsi, telefonando al 118. L’arresto cardiaco, per sua fortuna, si è verificato pochi minuti dopo l’arrivo dell’ambulanza e questo ha consentito un immediato soccorso con il defibrillatore che ha interrotto l’aritmia, causa dell’arresto cardiaco, consentendo al cuore di riprendere la sua indispensabile attività.
Il successivo elettrocardiogramma aveva poi evidenziato un quadro di infarto acuto, e per questo il paziente era stato condotto nel reparto di Emodinamica e Cardiologia Interventistica dell’ospedale di Pesaro e trattato con angioplastica. Ricoverato poi in Cardiologia, è stato dimesso senza aver subito alcun danno neurologico.
La vicenda non fa altro che riproporre l’importanza fondamentale di un rapido intervento mediante il defibrillatore nei casi di arresto cardiaco, evento drammatico che può accedere in ogni momento e in ogni luogo. L’intervento con il defibrillatore, però, per essere efficace, deve avvenire entro pochi minuti dall’arresto cardiocircolatorio e raramente i mezzi di soccorso arrivano in tempo.
Per questo motivo i defibrillatori semiautomatici o automatici esterni, altrimenti detti defibrillatori DAE, che possono essere utilizzati da chiunque, si stanno diffondendo sempre di più all’interno delle città italiane.
Sono obbligatori all’interno degli impianti sportivi, ma resta ancora molto da fare per far crescere tra i cittadini la cultura del primo soccorso, rendendo il defibrillatore uno strumento conosciuto e fugando i timori che persistono sul suo utilizzo.
L’uso dei defibrillatori DAE, infatti, è semplice e sicuro: non esiste alcuna possibilità di arrecare danno alla persona soccorsa, ma solo di salvarle la vita.
“Il caso riportato – ha precisato il Dott. Alberto Caverni – consente di rinnovare una raccomandazione importantissima: nel caso che qualcuno avverta un dolore toracico non è bene recarsi al pronto soccorso con mezzi propri, ma è consigliato chiamare il 118 in modo che l’ambulanza, e con essa il defibrillatore, arrivi al più presto”.
Oltre a ciò, noi aggiungiamo che sarebbe opportuno dotarsi di un defibrillatore DAE anche senza che una legge ce lo imponga: se in ogni condominio, in ogni piazza, in ogni cinema, in ogni teatro, in ogni scuola di ordine e grado, in ogni ristorante, bar, pizzeria, ecc…, ci fosse a disposizione un defibrillatore DAE, si potrebbero salvare migliaia di vite ogni anno!
Non aspettiamo un obbligo di legge per cardio-proteggere noi stessi e i nostri famigliari! Possiamo iniziare da subito a salvare delle vite! Perché aspettare?