Ieri mattina, lunedì 9 ottobre, un uomo di 49 anni, in procinto di prendere un treno del Passante Ferroviario alla stazione di Porta Garibaldi di Milano, si è accasciato improvvisamente a terra colpito da un arresto cardiaco.
Alcuni agenti della Polizia Ferroviaria, allertati dal 118, lo hanno tempestivamente soccorso mediante l’utilizzo di un defibrillatore semi-automatico esterno presente in loco.
I poliziotti, una volta raggiunto il malcapitato steso a terra e privo di conoscenza, hanno acceso il dispositivo salva vita e lo hanno collegato al torace dell’uomo.
In un primo momento, il dispositivo non consigliava l’erogazione di una scarica elettrica al cuore del paziente; ma dopo una seconda analisi, avvenuta in maniera totalmente automatica, il defibrillatore ha segnalato l’arresto cardiaco e la necessità di premere il pulsante dello shock.
L’intervento tempestivo ha permesso al cuore del 49enne di riprendere a battere, sia pur flebilmente, in attesa del personale medico del 118, giunto sul posto pochi minuti dopo.
Una volta sottoposto alle cure del caso, l’uomo è stato trasportato in ambulanza all’Ospedale San Raffaele di Milano, in codice rosso.
L’utilizzo dei defibrillatori DAE da parte della Polizia Ferroviaria è stata possibile grazie alla sinergia che ha visto in campo a livello nazionale l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF), il Servizio di Polizia Ferroviaria della Polizia di Stato (POLFER) e l’Associazione Nazionale dei Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO).
È stata cura degli specialisti l’attività di formazione degli agenti di polizia chiamati a utilizzare i dispositivi già dai primi mesi del 2015, nel periodo dell’EXPO.