Chiavari (GE) – Ha 67 anni la signora che sabato 7 marzo è stata colta da un malore all’interno della sua abitazione. Colpita da arresto cardiaco improvviso, è stata salvata dal nipotino di 10 anni che ha chiamato tempestivamente i soccorsi.
Non avendo a disposizione un defibrillatore DAE (semiautomatico o automatico esterno), l’operatrice del 118 che ha ricevuto la telefonata non ha potuto fare altro che spiegare al nipote come effettuare correttamente il massaggio cardiaco. Il bambino, fortunatamente, è riuscito a mantenere la calma e ad eseguire correttamente tutto ciò che gli è stato comunicato per telefono. Poco dopo, sono giunte sul posto un’automedica e un’ambulanza della Croce Verde.
La paziente chiavarese è stata subito stabilizzata e trasportata, viva, nel reparto di emodinamica dell’ospedale di Lavagna.
Una storia a lieto fine, per fortuna, che poteva finire in tragedia se i soccorsi non fossero arrivati tempestivamente sul posto.
Non avendo un defibrillatore all’interno dell’abitazione o comunque a portata di mano (ad esempio un defibrillatore condominiale), l’unica possibilità per tenere ossigenati gli organi vitali della signora era effettuare le opportune manovre di rianimazione cardio-polmonare. Il nipotino è stato molto bravo, ma la fortuna della 67-enne è stata la rapidità con cui i soccorsi hanno raggiunto la sua abitazione. È molto faticoso, infatti, effettuare il massaggio cardiaco, e un bambino di 10 anni non è in grado di effettuarle per più di una manciata di minuti. O, perlomeno, non è in grado di effettuarle in maniera efficace per parecchio tempo.
Insomma, tutto è bene ciò che finisce bene, ma è sempre meglio non rischiare: avere un DAE a portata di mano è una notevole sicurezza in più!