Un uomo di 49 anni è andato in arresto cardiaco dopo essere uscito dal campo: lo hanno salvato il DAE e il massaggio cardiaco. Il racconto di un pomeriggio di grande paura.
Purtroppo, la maggior parte delle persone si accorge dell’importanza delle normative, della formazione e della prevenzione solamente quando la presenza di un defibrillatore semiautomatico esterno salva la vita ad una persona.
Grazie alla presenza di un defibrillatore DAE e di personale adeguatamente formato, anche ieri, domenica 8 aprile, un uomo è stato salvato da un arresto cardiaco.
Il tutto è successo a Mezzana di Somma Lombardo. Nel corso di una partita di calcio del campionato CSI di serie A2 tra le squadre Oss Mezzana A e Olimpia Bianco il giocatore Tawfik Nasser, 49 anni, egiziano residente a Casorate Sempione, è stato colto da un malore dopo essere uscito dal terreno di gioco.
Era seduto in panchina, accanto ad un suo compagno, quando, all’improvviso, si è accasciato al suolo tremando. Immediatamente l’allenatore Luca Fedeli e i dirigenti della società mezzanese hanno intuito la gravità della situazione e hanno chiamato il 112.
Nel frattempo, come previsto dal Decreto Balduzzi, è stato chiamato in soccorso l’addetto al defibrillatore (obbligatorio dal luglio 2017) che ha subito predisposto l’apparecchiatura.
Il calciatore è stato posizionato a terra a pancia sopra ed è stato collegato, attraverso gli elettrodi, al defibrillatore semiautomatico esterno dell’impianto sportivo. Dopo aver effettuato un elettrocardiogramma, il dispositivo ha indicato la necessità dell’erogazione di una scarica elettrica al cuore del paziente. Una volta premuto il pulsante di shock, Tawfik ha ripreso conoscenza.
L’ambulanza è giunta sul posto nel giro di 15 minuti. L’uomo è stato quindi trasportato in ospedale a Legnano dove è stato ricoverato nel reparto di unità coronarica in terapia intensiva. Al suo fianco la moglie e i due figli, oltre all’appoggio dei tanti amici e compagni di squadra che non dimenticheranno mai quei momenti di paura.
«In 30 anni di calcio non mi era mai successa una cosa simile, un momento davvero tremendo – ha spegato spiega Luca Fedeli, allenatore dell’Oss Mezzana A, uno dei primi ad accorgersi del malore –. L’hanno salvato il defibrillatore e il massaggio cardiaco. Oggi abbiamo capito quanto sia importante avere un DAE sempre a portata di mano e quanto sia importante saperlo usare. Fortunatamente questa volta è andata bene e il cuore di Nasser ha ripreso a battere. Voglio ringraziare l’infermiera che è intervenuta e il responsabile dell’oratorio in primis, ma anche i nostri avversari che hanno capito la situazione e hanno deciso insieme a noi di sospendere la partita».
«Innanzitutto voglio ringraziare le tantissime persone che hanno chiamato per sapere delle condizioni del mio giocatore – ha poi commentato Gabriele Baldini, presidente della società mezzanese –. Oggi ce la siamo vista davvero brutta. La differenza tra la vita e la morte la si deve ad uno strumento fondamentale che è stato molto discusso dalle società, ma che oggi salvato la vita a Nasser. Il defibrillatore è indispensabile, insieme ad una adeguata formazione degli addetti al primo soccorso. Non bisogna prendere con sufficienza questi corsi e soprattutto occorre tenere sempre a portata di mano il defibrillatore. Un ringraziamento particolare a Rosita e Davide per il preziosissimo aiuto. Al nostro “leone d’Egitto” un caldo in bocca al lupo per una pronta guarigione».