L’8 luglio scorso, durante la gara amichevole tra Ajax e Werder Brema disputatasi in Austria, il calciatore ventenne Abdelhak Nouri, di nazionalità marocchina, è stato colpito da un arresto cardiaco.
Il giovane calciatore dell’Ajax, più o meno al 70-esimo minuto di gioco, si è accasciato improvvisamente a terra. Fortunatamente, però, è stato tempestivamente soccorso dai medici presenti in campo che, grazie all’uso di un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE), lo hanno rianimato.
Una volta ripreso il battito cardiaco, Nouri è stato trasportato in ospedale mediante eliambulanza, atterrata pochi minuti dopo sul terreno di gioco.
La società olandese dell’Ajax, attraverso un messaggio su Twitter, ha reso noto, in serata, che le condizioni del ventenne erano ancora gravi ma, per fortuna, la frequenza cardiaca era tornata stabile.
Il defibrillatore, quindi, che di norma deve essere sempre a disposizione dei sanitari a bordo campo, è stato determinate ai fini della rianimazione del giovane calciatore: senza questo preziosissimo dispositivo salvavita, probabilmente, oggi, staremmo piangendo un altro Piermario Morosini.
Ovviamente, dopo il malore di Nouti, la partita non aveva più ragione di continuare, per cui l’arbitro ha mandato i giocatori negli spogliatoi e il pubblico presente sugli spalti è stato invitato a lasciare lo stadio, causa la sospensione, per gravi motivi, del match.
Dalle ultime notizie giunte dall’Austria, dall’opedale di Zillertal, le condizioni di salute del giovane talento di origini marocchine sarebbero ancora gravi ma stabili. Il club olandese ha comunicato che il giocatore è stato ricoverato in terapia intensiva, ma che non è più in pericolo di vita.
Noi auguriamo una pronta guarigione al giovane Abdelhak.