Anche la città di Perugia, come Piacenza, avrà presto condomìni cardioprotetti, muniti, cioè, di defibrillatori semiautomatici esterni e persone appositamente formate al loro utilizzo.
L’amministrazione comunale, infatti, ha siglato un protocollo d’intesa per la divulgazione della cultura del primo soccorso e l’installazione dei DAE nei condomìni.
Il progetto, denominato “Condomini cardioprotetti”, ha come obiettivo quello di ridurre al minimo i decessi dovuti all’arresto cardiaco, che nella stragrande maggioranza dei casi, per l’appunto, avvengono all’interno delle nostre abitazioni.
A tal fine, lunedì 19 giugno c.m., nella sala del consiglio comunale di Palazzo dei Priori, è stato siglato un protocollo d’intesa fra il consigliere comunale Carmine Camicia (delegato al Progetto cuore), Svetlana Mercuriali, presidente del centro di formazione Salvamento academy “Rete Cuore”, Fabrizio Bruno, presidente dell’Anaci di Perugia, e Claudio Moretti, presidente dell’Alac di Perugia.
“È necessario divulgare la consapevolezza che anche i condòmini possano essere formati adeguatamente – ha sottolineato il consigliere Camicia – per poter intervenire in caso di necessità ed essere in grado di usare il defibrillatore, strumento utile che, in questi casi, fa la differenza tra la vita e la morte. L’arresto cardiocircolatorio, colpisce, diversamente da quanto si pensi, in prevalenza persone di sesso maschile tra i 35 e 55 anni di età. Pertanto la rapidità dell’intervento in caso di un arresto cardiaco improvviso è fondamentale per garantire la maggior possibilità di sopravvivenza della vittima”.
“Dopo solo quattro minuti, per mancanza di ossigenazione al cervello – ha rimarcato Svetlana Mercuriali –, si possono verificare danni celebrali irreversibili e dopo circa 15 minuti sopraggiunge la morte celebrale”.
Questo importante progetto di cardioprotezione potrà contare sull’impegno del Comune sia per quanto riguarda la sua pubblicizzazione all’interno del portale istituzionale, che per la promozione di incontri con i cittadini finalizzati a fornir loro adeguate informazioni a riguardo.
L’amministrazione, infine, garantirà ai cittadini, attraverso alcuni funzionari dell’ente, l’accesso al Mepa (Mercato elettronico della pubblica amministrazione), al fine di garantire il miglior prezzo e la massima trasparenza sugli acquisti dei DAE ai condomini aderenti e ad eventuali sponsor che intendono contribuire al progetto acquistando defibrillatori da destinare ai condomini.
“Con questo impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti – ha aggiunto il consigliere Camicia –, l’auspicio è quello di installare il maggior numero possibile di defibrillatori e di dotarsi di persone formate al suo utilizzo all’interno dei condomini del territorio comunale. Siamo certi che questo progetto verrà supportato dal maggior numero di sponsor possibile per far sì che Perugia diventi la prima realtà nazionale di una città cardioprotetta a 360 gradi”.
Ad oggi, già cinque aziende si sono impegnate per l’acquisto di altrettanti defibrillatori.