Erano appena arrivati ad Amsterdam, lunedì 11 dicembre, Daniele Pastore, Matteo Peruzzo e Luca Piccinino, assieme alle rispettive fidanzate, per trascorrere quattro giorni in relax nella città mai visitata. I ragazzi, tre infermieri di Alessandria, si sono subito trovati di fronte ad una ordinaria (per loro) emergenza.
“Nei pressi del quartiere a luci rosse”, racconta Daniele, “abbiamo notato un capannello di persone attorno ad un uomo disteso a terra”. Visto che nessuno dei presenti pareva particolarmente allarmato, le tre coppie hanno dapprima pensato ad un malore, magari dovuto a qualche birra di troppo.
“Appena ci siamo avvicinati, ci siamo accorti del colorito blu dell’uomo: era un evidente arresto cardiaco. Pensavamo che l’impreparazione a situazioni del genere fosse tipico degli italiani. Invece anche gli olandesi si sono dimostrati incapaci di reagire”.
I tre ragazzi sapevano benissimo che in quelle situazioni ogni minuto che passava poteva essere fatale. Così, invece di aspettare i soccorsi, si sono precipitati sull’uomo, praticandogli, a turno, il massaggio cardiaco. Cinque minuti interminabili di pressioni sul torace, fino all’arrivo degli aiuti.
Fortunatamente, l’auto della polizia era dotata di un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE), subito utilizzato dai tre giovani infermieri, che hanno poi passato la mano ai sanitari olandesi, giunti sul posto in meno di dieci minuti.
La giornata ricca di emozioni, però, non è finita lì: “Ce ne siamo andati, senza aspettarci niente perché avevamo fatto ciò che dovevamo. Ma avevo dimenticato lo zaino a terra!”
Tornato indietro, Daniele viene avvicinato da una poliziotta che gli chiede i documenti e l’hotel in cui alloggiavano.
“Al ritorno, il receptionist ci ha invitato ad andare alla stazione di polizia. Abbiamo pensato a qualche incombenza burocratica, invece ci aspettava una bella sorpresa”.
Al commissariato li attendavano i poliziotti intervenuti, con una bottiglia di vino in mano. “Era per ringraziarci per quello che avevamo fatto”, prosegue Daniele. “ll dono era accompagnato da un biglietto di complimenti. Tutti insieme abbiamo fatto una foto, postata poi su Facebook e credo sul giornale locale”.
Il post della polizia olandese recitava più o meno così: “Questa mattina, un uomo è stato rianimato. L’uomo si è accasciato a terra per strada ed è stato visto da un gruppo di turisti italiani. Uno di questi si è trasformato in un infermiere e ha subito iniziato la rianimazione cardio-polmonare. Il personale di un bar vicino, nel frattempo, ha chiamato il 112. Siamo molto lieti che questi turisti abbiano agito in questa maniera ed è per questo che li abbiamo ringraziati per i loro sforzi”.
Daniele, Matteo e Luca hanno cercato di contattare nuovamente la polizia per avere informazioni sulle condizioni di salute dell’uomo di mezza età soccorso durante il loro primo giorno olandese: “Ci hanno solo detto che all’ospedale è arrivato con battito cardiaco”. Una vacanza decisamente indimenticabile.