La Sardegna ha un alto tasso di arresti cardiaci improvvisi, con circa 800 casi all’anno nei luoghi pubblici.
Per migliorare le possibilità di soccorso, l’Areus, l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza Sardegna, ha istituito un nuovo Registro regionale Dae della Sardegna.
Questo registro censirà i Defibrillatori automatici e semiautomatici sul territorio regionale e gli operatori autorizzati a utilizzarli, georeferenziandoli per consentire ai cittadini di rintracciare quello più vicino in caso di emergenza.
Gli operatori autorizzati faranno parte di una rete che li avviserà in caso di emergenza, così da poter intervenire tempestivamente.
La Sardegna conta circa 1,6 milioni di abitanti (su un territorio di oltre 24.000 km²), che però porta numerosi turisti nei periodi estivi.
Questa iniziativa si basa sul principio che un adeguato intervento di primo soccorso può salvare fino al 30% in più delle persone colpite da arresto cardiaco.
Tale percentuale è indicata nell’articolo di Quotidianosanità, tuttavia segnaliamo che il tasso di salvataggio da arresto cardiaco in aree ampiamente e correttamente cardioprotettte può salire fino al 70%.
La Giunta Regionale ha trasferito la gestione dei Dae e la loro mappatura sul territorio regionale in capo all’Azienda Regionale per l’Emergenza Urgenza della Sardegna, in ottemperanza alla Legge 4 agosto 2021 n°116 “Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici”.
Areus, nell’ambito dei suoi nuovi obiettivi strategici, ha deciso qiuindi di creare un nuovo Registro Regionale Dae che elencherà tutti i defibrillatori disponibili sul territorio sardo e gli operatori autorizzati ad utilizzarli.
Secondo Areus, il vecchio registro regionale, datato 2018, conteneva solo circa 600 defibrillatori, ma si stima che il loro numero effettivo sia di circa 2.000 defibrillatori.
Per questo motivo Areus invita tutti i proprietari di defibrillatori a segnalare la loro presenza inviando una mail a [email protected].
I defibrillatori elencati nel registro saranno georeferenziati, in modo da permettere ai cittadini di trovare il defibrillatore più vicino in caso di emergenza e di utilizzarlo, anche con l’assistenza del 118, in attesa dell’arrivo del personale sanitario.
L’Area Ingegneria Clinica di Areus ha avviato la procedura di accreditamento degli Enti formatori che offrono i corsi per l’autorizzazione all’uso dei defibrillatori. Gli Enti accreditati saranno elencati sul sito di Areus e avranno una validità di cinque anni dall’accreditamento stesso.
Gli operatori autorizzati all’uso dei defibrillatori saranno parte di una rete di operatori a disposizione delle Centrali Operative del 118 e potranno essere contattati per prestare soccorso in caso di necessità, garantendo la tempestività di intervento con il defibrillatore. Un modello già sperimentato in Emilia Romagna.
Fonte: https://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=113214