L’Amministrazione Comunale di San Vittore Olona ha investito 8.000,00 euro per cardioproteggere la propria comunità. È stato, infatti, deliberato l’acquisto di sei defibrillatori DAE samaritan PAD della HeartSine assieme a due teche da esterni dotate di sistema d’allarme.
L’obiettivo dell’amministrazione è quello di mettere a disposizione di tutta la cittadinanza questi dispositivi salvavita cercando di cardioproteggere la maggior parte del territorio comunale. I defibrillatori, infatti, verranno installati all’esterno del Centro sportivo Malerba, all’esterno del Campo di via Roma, nei campetti di calcio di via Alfieri, nella Sala Polivalente e nella Scuola Elementare di Villa Adele.
Non è stato necessario cardioproteggere la Scuola Media della città poiché le sezioni Atletica e Basket dell’U.S. San Vittore Olona avevano già provveduto a posizionare un defibrillatore all’interno della palestra annessa alla scuola.
L’Amministrazione comunale confida nella correttezza di tutti i cittadini affinché, una volta installati i defibrillatori, non vengano manomessi o sottratti all’importantissimo utilizzo che hanno, quello di poter salvare da morte certa persone colpite da arresto cardiaco.
Inoltre, ha informato l’Amministrazione, verranno acquistate anche le rimanenti 4 teche da esterni da installare nei quattro edifici che in un primo momento ne rimarranno privi.
Infine, l’Amministrazione comunale ha già organizzato per i prossimi mesi un corso di formazione aperto a tutta la cittadinanza per apprendere l’utilizzo di tali dispositivi salvavita.
Difatti, benché i defibrillatori DAE della HeartSine siano estremamente semplici da utilizzare, è obbligatorio per legge formare adeguatamente coloro che dovranno utilizzarli in caso di emergenza. Ma poiché è di vitale importanza intervenire entro 5 minuti dall’arresto cardiocircolatorio, sarebbe opportuno formare più persone possibili.
L’arresto cardiaco, infatti, può colpire ovunque e in qualunque momento e molto spesso colpisce per strada. Chiunque si trovi lì potrebbe salvare una vita.
In Italia, in media, muoiono per arresto cardiaco circa 70.000 persone all’anno e la maggior parte di essere potrebbero salvarsi se sottoposte immediatamente a Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP) e a defibrillazione cardiaca.
Allo stato attuale delle cose, nel nostro paese sopravvivono ad un arresto cardiaco solo il 2% delle persone colpite. È stato dimostrato che se si intervenisse adeguatamente e in maniera tempestiva, la percentuale di vite salvate potrebbe salire sino al 40%; ciò significherebbe salvare più di 28.000 persone ogni anno!