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Approvata la Legge: defibrillatori obbligatori per la Pubblica Amministrazione

Dopo 2 anni di stallo al Senato, una normativa che definisce l'obbligo dei defibrillatori per la PA

Sono stati necessari oltre 2 anni di attesa in Senato, dopo l’approvazione della camera nel 2019, ma ieri 27 maggio 2021, la commissione Igiene e Sanità del Senato, ha approvato il DDL1441: adesso l’obbligo di dotazione dei defibrillatori per la pubblica amministrazione è un obbligo di legge.

I defibrillatori saranno obbligatori in:

  • scuole (di qualsiasi ordine e grado;
  • stazioni ferroviarie;
  • aeroporti;
  • uffici pubblici;
  • porti;
  • mezzi di trasporto con tempi di percorrenza elevati.

Il ddl 1441 ha introdotto il 25 mazo 2021, alcune misure importanti per rafforzare il primo soccorso in caso di arresto cardiaco nelle scuole, grazie allo stanziamento di 10 milioni di Euro. Le scuole che ne faranno richiesta, potranno beneficiare di 1.000 Euro per l’acquisto di un defibrillatore automatico o semiautomatico, da installare nel proprio istituto. Il fondo coprirà circa 1/4 delle scuole presenti in Italia.

Numerose le dichiarazioni dei protagonisti che hanno reso possibile questo importante traguardo, e le numerose associazioni legate alla cardioprotezione, salute e prevenzione.

«E’ una legge fondamentale – ha commentato l’IRC, Italian Resuscitation Council, la società scientifica senza scopo di lucro che unisce medici e infermieri esperti in rianimazione cardiopolmonare  –  Maggiore diffusione dei defibrillatori e corsi di formazione a scuola sono essenziali per salvare più vite».

«Ci sono voluti quasi 2 anni per l’approvazione della legge – commenta il sottosegretario alla Difesa e deputato di Forza Italia Giorgio Mulè, che prosegue – Questa legge di civiltà e buonsenso, di cui sono stato promotore, primo firmatario e relatore, è nata nel 2018 ed è stata approvata alla Camera nel luglio 2019 grazie all’impulso di Forza Italia. Una legge che ha raccolto il consenso di tutti i partiti rappresentati in Parlamento. Dopo il voto alla Camera, la legge giaceva al Senato e solo grazie a un nuovo impulso legato alla responsabilità di governo di Forza Italia e alla collaborazione in particolare del ministro Brunetta si è ora superato l’impasse legato ai rilievi sollevati dalla Ragioneria Generale dello Stato».

«L’approvazione del DDL1441 – commenta Marcello Segre, presidente di AICR – Associazione Italiana Cuore e Rianimazione Lorenzo Greco Onlus-  da anni in prima linea per l’approvazione del disegno di legge, rappresenta per il nostro movimento associativo una vittoria di civiltà. La cultura della defibrillazione precoce deve partire dalla scuola come sancito dalla nuova normativa, tutti possono usare il defibrillatore senza carte o timbri burocratici imposti dalle regioni. Semplificare e informare la popolazione con spot. Noi siamo sempre stati in prima linea, nelle scuole e per le strade per spiegare come con due mani e uno strumento che ha due tasti può fare la differenza tra una morte improvvisa e la vita».

In Italia si verificano circa 60.000 morti per arresto cardiaco ogni anno.
Si tratta di una incidenza di 1 ogni 1.000 abitanti, circa 7 ogni ora.

I numeri indicati sopra, salgono a oltre 100.000 morti dal marzo 2020 a marzo 2021 a causa di dinamiche legate al Covid-19: reticenza a chiamare i soccorritori ai primi segni di malessere, tempi di intervento sensibilmente più lunghi da parte dei soccorritori, numero di soccorritori ridotto nel periodo di emergenza, sospensione o rallentamento della formazione BLSD per soccorritori volontari di emergenza/urgenza.

L’arresto cardiaco oggi ha una incidenza di sopravvivenza del 2%.
Una distribuzione capillare dei defibrillatori sul territorio e una maggiore preparazione nelle manovre di primo soccorso, potrebbe far salire questa percentuale al 60-70%.

In caso di arresto cardiaco le possibilità di successo calano del 10% ogni minuto che passa, ma solo i primi 5 minuti sono quelli realmente utili a salvare una persona senza conseguenze neurologiche date dall’assenza di ossigeno.

Se calcoliamo il tempo di reazione all’evento, la chiamata al 118, l’arrivo dei mezzi di soccorso sul luogo e l’avvio delle manovre di rianimazione cardio-polmonare e BLSD, si comprende che difficilmente questi tempi possono essere rispettati.

Per questo motivo è fondamentale che i defibrillatori siano già presenti nelle vicinanze e che possano essere impiegati prima dell’arrivo dei soccorritori.

I defibrillatori moderni sono estremamente semplici da utilizzare e a prova di errore. Nel caso presti soccorso una persona che non ha abbia nessuna competenza di utilizzo, il personale del 118 fornirà telefonicamente indicazioni sui pochi passaggi da effettuare.

Altro elemento di grande valore, riguarda la formazione, in particolare all’interno degli istituti scolastici, che consentirà la formazione alle manovre di primo soccorso anche agli studenti, acquisendo fin da giovanissimi competenze che si porteranno dietro tutta la vita.

Il DDL1441 è stato approvato con l’applicazione di alcune modifiche richieste dalla Ragioneria dello Stato, che rende necessario un ulteriore passaggio alla Camera.
Restiamo quindi in attesa del testo definitivo nei prossimi giorni.

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