Oggi a Roma l’Associazione Sessantamilavitedasalvare Altomilanese ODV è scesa in Piazza Montecitorio assieme a numerosi rappresentanti di altre associazioni, per sollecitare la legge sull’obbligo dei defibrillatori in Italia bloccata in Senato in 12° Commissione Sanità.
Il Direttore Scientifico e Presidente di Progetto Vita Piacenza Dott.sa Daniela Aschieri ha dichiarato: “In un periodo come questo, che affligge il mondo intero per la pandemia da Sars-Cov -19, non possiamo dimenticare i tanti morti per arresto cardiaco che, indipendentemente dal COVID, continuano a verificarsi”.
Un dato che desta particolare attenzione indicato da 60milavitedasalvare, indica che nel trimestre febbraio –aprile 2020 i morti per arresto cardiaco improvviso sono più che raddoppiati rispetto allo stesso trimestre del 2019.
Questo incremento è dovuto alle maggiori difficoltà del sistema di soccorso tradizionale di effettuare interventi in tempi standard, ed in parte al timore che le persone avevano di recarsi in pronto soccorso ai primi sintomi, quando presenti.
Nei giorni scorsi avevamo segnalato il video messaggio di Sammy Basso, da sempre attivo in molte iniziative di impatto sulla salute e nel sociale, che ha lanciato l’hashtag #cardioprotezionesubito.
Il defibrillatore moderno è alla portata di chiunque, e l’unico modo per poterlo impiegare in tempi utili è una diffusione capillare sul territorio e l’obbligo di impiego per tutte le attività indicate nel DDL1441: scuole, università, aeroporti, scali ferroviari, scali marittimi, aerei, treni, navi e tutta la pubblica amministrazione.
Il Disegno di legge 1441 è già stato approvato praticamente all’unanimità, deve solo essere calendarizzato e entrare in vigore. Una falla burocratica che tiene ferma una legge che potrebbe salvare la vita ogni giorno a circa 134 persone delle 168 che quotidianamente muoiono per arresto cardiaco improvviso.
Ogni giorno di ritardo nell’entrata in vigore della legge ha conseguenze pesanti.