Un’altra vita è stata salvata grazie all’utilizzo dei defibrillatori a Legnano, comune di circa 60mila abitanti della città metropolitana di Milano, in Lombardia.
Durante il concerto della Candelora, tenutosi nella chiesa di Legnarello, una donna di 56 anni ha subito un arresto cardiaco e è stata immediatamente soccorsa da alcuni presenti che hanno utilizzato il DAE del vicino oratorio.
Dopo la prima scarica, la donna ha ripreso coscienza e respirazione ed è stata trasportata in ospedale.
Sul posto è stato anche reperito un secondo defibrillatore proveniente dal maniero di Legnarello.
Scenario non scontato, dal momento che molte aree risultano ancora scoperte, oppure come abbiamo raccontato più volte ultimamente, purtroppo in qualche evento i DAE non hanno funzionato al bisogno per una scarsa e non corretta manutenzione.
L’intervento dei presenti si è rivelato fondamentale, poiché l’automedica di Legnano era già impegnata in un’altra emergenza a Busto Arsizio ed un mezzo sanitario da Saronno ha quindi dovuto intervenire sul posto.
Minuti preziosi per un evento tempo-dipendente come l’arresto cardiaco improvviso, in cui i “first responder”, ovvero i primi a prestare soccorso, hanno un ruolo chiave nel salvataggio.
Mirko Jurinovich, presidente dell’associazione 60mila vite da salvare, ha precisato che dall’agosto 2022 ad oggi, 4 persone sono state salvate nel Legnanese grazie all’utilizzo dei DAE pubblici:
- 1 a Nerviano;
- 1 a Parabiago;
- 2 a Legnano.
Tuttavia, nonostante i risultati positivi, Jurinovich sottolinea che siamo ancora in attesa dei decreti attuativi della legge 116/2021, approvata ad agosto di quell’anno, da parte dei ministeri competenti.