L’evento si è verificato poco dopo un incontro di padel, un momento di svago e sport che si è trasformato in un testamento dell’umanità e del coraggio.
L’uomo colpito, dopo essersi accasciato a terra, ha smesso di respirare, portando i presenti a temere il peggio. Tuttavia, il suo amico ha prontamente iniziato a praticare la rianimazione cardiopolmonare, un gesto che si è rivelato essenziale per la sopravvivenza dell’uomo.
La rapida reazione dell’amico e compagno di gioco, insieme all’intervento tempestivo degli istruttori del club e ad alcune indicazioni cruciali fornite telefonicamente dal servizio di emergenza 112, hanno giocato un ruolo chiave nel suo salvataggio.
L’atmosfera tesa negli spogliatoi è stata descritta dai maestri Leonardo Borselli e Stefano Giraldi, entrambi istruttori presso il club. Hanno raccontato di come il silenzio abbia lasciato spazio al panico, e di come la situazione sia stata gestita con un’incredibile efficacia di squadra. In questo momento critico, anche i membri del vicino Circolo Tennis Villanova sono intervenuti, utilizzando un defibrillatore per assistere nell’operazione di salvataggio.
L’arrivo dei volontari della Pubblica Assistenza di Empoli e dell’automedica ha segnato un punto di svolta: l’uomo ha gradualmente ripreso conoscenza e, grazie a ulteriori manovre salvavita, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Giuseppe.
La serata ha portato buone notizie sulle sue condizioni, che sono migliorate significativamente.
Questo episodio sottolinea non solo l’importanza della formazione in primo soccorso e della disponibilità di attrezzature salvavita, ma anche dello spirito di comunità e della solidarietà. Il club, sotto la guida di Antonella Lazzerini, ha dimostrato un impegno notevole nella prevenzione e nella preparazione per situazioni di emergenza, un fattore che ha giocato un ruolo cruciale in questo lieto fine.
La legge n.189, definisce l’obbligo e le modalità di manutenzione dei defibrillatori per le società e associazioni sportive.
Come abbiamo già avuto modo di segnalare, vengono periodicamente fatti controlli per verificare che i dispositivi siano a norma, regolarmente mantenuti e funzionanti, correttamente posizionati e segnalati e che i collaboratori siano formati con corsi BLSD e retraining periodici.
Vengono infatti effettuati regolarmente controlli svolti dai NAS per la verifica dei DAE in diverse regioni d’Italia, con relative sanzioni e qualche chiusura per i centri sportivi con irregolarità nella presenza e gestione dei dispositivi e anche per altri motivi di sicurezza e prevenzione.
Le sanzioni dovrebbero dare una spinta maggiore nella corretta gestione dei defibrillatori per le società sportive, tuttavia è sulla sensibilizzazione della grande capacità salvavita che questi dispositivi offrono che vogliamo fare leva.
In caso di arresto cardiaco, con uno scenario ottimale installazione e gestione, 7 persone su 10 potrebbero essere salvate! Questo solo in Italia, significherebbe dare una seconda possibilità di vita a oltre 40.000 persone ogni anno.
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