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Viareggio, salvato da arresto cardiaco sul marciapiede dai passanti grazie a RCP e defibrillatore

Lunedì 28 ottobre, a Viareggio (Lucca), in Via Fratti, un uomo 51 anni che passeggiava con moglie e figlia, accusa un giramento di testa ed immediatamente cade a terra colto da un malore improvviso, che in seguito è stato accertato essere un arresto cardiaco.

L’uomo viene soccorso un dipendente fuori servizio della CRI – Croce Rossa Italiana, al quale si è aggiunto un secondo volontario che casualmente si trovava in zona.

I due volontari hanno iniziato a praticare il massaggio cardiaco e le manovre di rianimazione cardio-polmonare, chiedendo ai presenti di allertare i soccorsi e reperire un defibrillatore.

Per caso, ha assistito alla scena anche il medico dentista, passato dallo studio sopra alla gelateria, che non doveva essere presente quel giorno.
Lo studio del medico era dotato di defibrillatore semiautomatico, come indicato dalla normativa della Regione Toscana che ne definisce la dotazione per gli studi medici appunto.
Così il dentista si reca in studio, prende il defibrillatore e lo porta ai soccorritori che lo applicano ed impiegano. L’alternativa sarebbe stata di reperire il defibrillatore più vicino, che si trovava nella farmacia di Via Marco Polo, oppure attendere automedica e ambulanza del 118.

Dopo l’arrivo dei mezzi e personale del 118, l’uomo portato d’urgenza in codice rosso all’OPA (Ospedale Pediatrico Apuano) di Massa, riprendendo gradualmente conoscenza.

Posso essere fatte differenti considerazioni sull’evento:

  1. L’uomo è stato salvato grazie a persone preparate e al pronto impiego del defibrillatore, tuttavia con grande impatto di incidenze fortuite: soccorritore professionista che capisce subito la situazione ed avvia le manovre salvavita, il volontario che passa anch’egli casualmente e lo supporta nelle manovre (essere in almeno 2 operatori durante le manovre RCP è un grande aiuto), il dentista con studio vicino all’evento dotato di DAE che casualmente passava di la quando non avrebbe dovuto esserci..
  2. Il defibrillatore del dentista, non era mai stato usato. Quando è stato necessario, nel giro di pochi minuti ha salvato una vita. All’interno dello studio. La dotazione era imposta dalla Regione Toscana, ma dove non vi è l’obbligo (come ad esempio per gli estintori, presenti in tutti i locali professionali e aziende)?
  3. Il personale, in questo caso sia professionista, sia volontario, sia personale addestrato al BLSD, è stato prezioso. Quindi grande merito a colore che per lavoro, passione o altro, sono oggi preparati ed in grado di poter prestare in modo efficace soccorso a coloro che lo necessitano.
    Nota importante, in molti casi di arresto cardiaco, persone che non hanno mai visto un defibrillatore o assistito a manovre di primo soccorso, sono state in grado di salvare vite umane grazie al pronto impiego del defibrillatore ed il supporto telefonico degli operatori del 118.

Quanto sarebbe prezioso avere defibrillatori dislocati su tutto il territorio? Molto.
Ogni anno in Italia potremmo salvare circa l’80% delle persone colpite da arresto cardiaco improvviso, ovvero 48.000 persone delle 60.000 totali.

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