Canneto (Perugia), nei giorni scorsi un uomo di 70 anni ha perso la vita durante una cena di quartiere organizzata da alcuni esercenti del paese.
Durante la cena l’uomo ha accusato un malore proprio a tavola e si è accasciato a terra privo di sensi.
Un infermiere presente si è immediatamente accorto della situazione e ha prestato prontamente soccorso, avviando le manovre di primo soccorso e il massaggio cardiaco.
Nel frattempo, alcuni tra i presenti hanno allertato il 112 e altri si sono attivati per individuare un defibrillatore.
Il primo defibrillatore è stato prelevato dall’area di servizio di Cenerente, distante a poco meno di 100 metri.
Ma una volta passato il dispositivo all’infermiere, l’amara sorpresa, il defibrillatore non era funzionante.
In un secondo momento verrà accertato che la manutenzione fu effettuata per l’ultima volta a ottobre 2017, quasi 5 anni prima.
Un altro dei presenti si è recato quindi a prendere un altro defibrillatore disponibile non lontano, a Colle Umberto.
Ma anche in questo caso, il defibrillatore non ha funzionato.
La “scadenza” (nell’articolo non è indicato se scadenza di batteria/elettrodi o del ciclo di vita del defibrillatore che coincide con gli anni di garanzia) riportata sopra il DAE indicava luglio 2022.
L’infermiere ha proseguito con le manovre di rianimazione cardio-polmonare fino all’arrivo dell’autoambulanza del 112. Anche i sanitari hanno provato a lungo a rianimare l’uomo, anche con l’ausilio del defibrillatore, ma purtroppo per lui non c’è stato niente da fare.
E’ comprensibile lo sgomento e la rabbia dei soccorritori, presenti e i familiare dell’uomo, arrivati sul posto poco dopo, dove sono stati raggiunti anche dai Carabinieri.
I defibrillatori sono strumenti salvavita, devono essere sempre funzionanti in caso di necessità di impiego.
E’ fondamentale che venga eseguita una corretta manutenzione del defibrillatore.
E’ altrettanto importante anche il nostro approccio verso il dispositivo salvavita.
Non si tratta di un soprammobile o di un qualsiasi articolo elettronico o elettromedicale.
Il DAE è progettato con l’esclusivo compito di salvare, da morte certa, una vita da Arresto Cardiaco Improvviso (ACI). Quale sono le possibilità di salvataggio nel caso venga applicato prontamente entro pochi minuti dall’evento (quindi deve essere già presenti in loco, poiché i soccorsi raramente riesco a raggiungere la vittima nei tempi utili).
Si potrebbero salvare il 70-80% delle persone colpite da arresto cardiaco.
Questo però, può avvenire solo con dispositivi efficienti e applicati entro i primissimi minuti dall’insorgere dell’arresto cardiaco.
In Italia ogni anno si registrano:
In Italia abbiamo un vuoto legislativo importante sulla normativa che definisce obblighi e responsabilità dei defibrillatori
Abbiamo scritto un articolo in merito alla garanzia e ciclo di vita dei DAE che vi invitiamo a leggere: “Defibrillatori con garanzia scaduta, sono ancora efficaci? Quali sono le implicazioni se non funzionano al bisogno?”
Nonostante il vuoto normativo della Legge n. 116 sulla corretta manutenzione dei DAE e la responsabilità per garantire il corretto funzionamento, la Legge n. 189 specifica l’obbligo della corretta manutenzione e garanzia di efficacia del dispositivo per le società sportive, mentre la Norma europea CEI EN 62353 (CEI 62-148) che definisce le procedure di mantenimento dei dispositivi elettromedicali, riporta che è da rimandare al manuale del produttore la visione del ciclo di vita dei dispositivi (che coincide con il termine della garanzia).
I defibrillatori devono essere sempre funzionanti, come gli estintori, come i freni delle auto.
Fonti
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