Un uomo di 50 anni, residente a Legnano, ha visto la propria vita appesa a un filo quando un arresto cardiaco lo ha colpito improvvisamente nella sua abitazione, situata a pochi passi dal centro città.
La situazione, che poteva trasformarsi in tragedia, è stata invece risolta grazie alla prontezza dei presenti e alla disponibilità di un defibrillatore nelle vicinanze.
Alla chiamata di emergenza, l’operatore Areu ha fornito istruzioni precise ai familiari, indicando la posizione del defibrillatore più vicino: un LIFEPAK® CR Plus, dispositivo di ultima generazione, collocato presso il Tennis Club di Legnano. I presenti si sono immediatamente attivati per recuperarlo.
Una volta riportato l’apparecchio in casa, i soccorritori improvvisati hanno applicato gli elettrodi sul torace dell’uomo e seguito le istruzioni vocali chiare e semplici fornite dal DAE.
Il dispositivo ha analizzato il ritmo cardiaco e ha consigliato l’erogazione di uno shock. Con un semplice pulsante, è stata rilasciata la scarica salvavita, proprio mentre i sanitari giungevano sul posto.
Il cuore dell’uomo ha ripreso a battere.
Grazie alla sinergia tra il pronto intervento dei presenti, la guida dell’operatore Areu e la tecnologia avanzata del defibrillatore, l’uomo è stato stabilizzato e successivamente trasportato cosciente all’ospedale di Legnano.
Questo evento è solo l’ultimo esempio di come la presenza di una rete capillare di defibrillatori possa fare la differenza tra la vita e la morte. Il DAE utilizzato, si distingue per la sua semplicità d’uso e la chiarezza delle istruzioni vocali, permettendo anche a persone senza alcuna formazione medica di intervenire in pochi istanti.
“Ogni volta che un DAE viene utilizzato per salvare una vita, riceviamo la conferma di quanto sia cruciale avere questi dispositivi a portata di mano”, ha dichiarato Simone Madiai, CEO di EMD112. “Il nostro impegno è quello di diffondere la cultura della cardioprotezione e sensibilizzare aziende, enti e cittadini sull’importanza di dotarsi di un defibrillatore. La tecnologia ha fatto passi da gigante: oggi chiunque può salvare una vita, anche senza alcuna esperienza medica”.
Anche Mirco Jurinovich, presidente dell’associazione “Sessantamilavite da salvare, ha commentato l’episodio: “La rete di defibrillatori cittadini dimostra ancora una volta la sua efficacia nel salvare vite. Questi dispositivi, semplici e sicuri, possono essere utilizzati da chiunque grazie a chiare istruzioni vocali e alla guida dell’operatore Areu. Tuttavia, continuiamo a registrare una scarsa sensibilità sull’argomento e ci auguriamo che la legge 116/2021 venga pienamente attuata, perché potrebbe contribuire a salvare migliaia di vite ogni anno”.
Questo evento porta a numerosi insegnamenti e considerazioni:
- L’arresto cardiaco colpisce chiunque, senza preavviso. Dobbiamo fare uno step mentale e smettere di pensare che questi eventi avvengano sempre agli altri.
- Spesso, il luogo dove trascorriamo la maggior parte del tempo, la nostra casa, è l’ambiente meno cardioprotetto tra quelli che frequentiamo (seguito subito dopo dal luogo di lavoro!).
- Chiunque può salvare una vita utilizzando un DAE. Questa ennesima testimonianza, conferma che i dispositivi moderni sono estremamente semplici da usare ed a prova di errore.
- Avere chiara l’ubicazione del DAE più vicino è importante e può fare la differenza in caso di necessità.
- Nell’articolo originario si parla di nuovo di “infarto” anziché di arresto cardiaco. Per coloro che ancora confondono questi aspetti (compresi i giornalisti), invitiamo a leggere l’articolo che descrive la differenza tra arresto cardiaco e infarto.
Tutti i nostri DAE HeartSine® e LIFEPAK® rientrano nel programma Forward Hearts, che prevede la donazione di un DAE samaritan® alla persona salvata, che a sua volta, potrà decidere di donare a un ente, associazione, società, struttura o luogo pubblico di propria scelta. Contribuendo attivamente a incrementare il livello di cardioprotezione della propria comunità.
Vogliamo raccontarvi ancora tante storie come questa.
Avanti così!