Nel luglio 2023, Marcello Amadori, 52 anni e tre figli, è stato colpito da un arresto cardiaco e salvato grazie all’intervento tempestivo di Alessandro Dioni, un ragazzo di 16 anni che, mentre era insieme a degli amici ha capito subito cosa stava accadendo; Alessandro conosceva solo qualche nozione imparata a scuola ma non aveva mai usato un DAE prima, nonostante questo ha prontamente utilizzato il defibrillatore riuscendo a rianimare Marcello.
È importante sapere che, anche se non abbiamo una formazione specifica, in presenza di un arresto cardiaco qualora non fossero presenti i soccorsi dobbiamo sempre intervenire, il DAE oppure il 118 fornirà le indicazioni necessarie sui passaggi da seguire.
Circa un anno dopo, Amadori ha deciso di esprimere la sua gratitudine donando un DAE all’Associazione Pronto Donna di Arezzo, un’associazione di volontariato contro la violenza sulle donne con sede in Piazza delle Logge del Grano n.15, un gesto che potrebbe salvare altre vite in futuro.
Sono felice di aver donato a un’associazione che si batte contro la violenza sulle donne. La mia esperienza insegna che più DAE ci sono sul territorio più possibilità ci sono di salvare vite
afferma Marcello.
Questa donazione rientra nel programma “Forward Hearts“, un’iniziativa che consente a chi sopravvive ad un arresto cardiaco improvviso di “restituire” il dono della vita, donando a loro volta un defibrillatore a un’organizzazione a piacere.
Il proprietario del defibrillatore, invece, riceverà una cartuccia PAD/Pak identica a quella utilizzata durante l’intervento.
Lo scopo del programma è quello di diffondere la presenza di DAE nelle comunità, aumentando le possibilità di intervento tempestivo in caso di emergenze cardiache.
Con questa iniziativa non solo si celebra la vita salvata, ma si contribuisce anche a diffondere la cultura della cardioprotezione, aumentando la presenza di DAE sul territorio e sensibilizzando l’opinione pubblica sull’importanza di una risposta rapida in caso di emergenze cardiache.
La donazione di Amadori all’Associazione Pronto Donna di Arezzo rappresenta un esempio concreto di come un’esperienza personale possa trasformarsi in un’opportunità per proteggere e salvare altre vite.
Ciò dimostra ulteriormente quanto siano importanti la presenza di DAE accessibili in luoghi pubblici e la promozione e formazione sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP) tra i cittadini.
In Italia, la presenza dei DAE e la formazione al loro utilizzo stanno crescendo, grazie anche a programmi come “Forward Hearts” e all’impegno di associazioni e istituzioni locali.
Tuttavia, è fondamentale continuare a promuovere la cultura della cardioprotezione, affinché sempre più persone possano intervenire efficacemente in situazioni di emergenza e sempre più persone possano sopravvivere ad un arresto cardiaco improvviso.
Il nostro ultimo articolo tratta proprio del programma ‘Forward Hearts’ e invita chi possiede già un DAE a verificare se rientra nel programma. Chi invece deve acquistarne uno, può scegliere un modello aderente all’iniziativa, contribuendo così a sostenere al meglio la cardioprotezione.
La storia di Marcello Amadori e Alessandro Dioni ci ricorda che la prontezza nell’intervenire e la disponibilità di strumenti salvavita come i DAE possono fare la differenza tra la vita e la morte.
Investire nella diffusione dei defibrillatori e nella formazione della popolazione rappresenta un passo cruciale verso comunità più sicure e preparate ad affrontare le emergenze cardiache.